A ROMA L'UNICO MODO PER RIUSCIRE A OTTENERE UN APPUNTAMENTO PER RINNOVARE LA CARTA D'IDENTITÀ È RIVOLGERSI A UN "SALTAFILA" (PAGANDO DAI 20 AI 40 EURO) - PER I CITTADINI COMUNI È QUASI IMPOSSIBILE PRENOTARE ONLINE UNO SLOT PER OTTENERE I DOCUMENTI E I FURBETTI NE APPROFITTANO: ALCUNE AGENZIE, CHE OFFRONO ASSISTENZA AI CITTADINI PER LA BUROCRAZIA, HANNO UNA CORSIA PREFERENZIALE PER PRENOTARE GLI APPUNTAMENTI (CHE POI RIVENDONO)
-Antonio Crispino, Fabio Rossi per "Il Messaggero"
Chi abita nella Capitale e deve rinnovare il documento di identità si trova di fronte all'ennesima complicazione di una città tanto affascinante quanto ingarbugliata. L'appuntamento con gli uffici si può prendere solo online, attraverso il portale istituzionale. E chi segue questa strada fa presto un'infelice scoperta. Nella Capitale, al momento, non ci sono più gli appuntamenti a distanza di sei/otto mesi - per potersi presentare allo sportello e ottenere l'agognata carta d'identità elettronica - ma prenotarsi resta una lotteria.
Il Campidoglio, con l'assessore al Personale Andrea Catarci, ha infatti dato disposizione ai municipi di inserire nell'agenda elettronica (quella utilizzabile sull'apposito portale del ministero dell'Interno) soltanto gli appuntamenti disponibili entro sei settimane dalla prenotazione. Una decisione che rende gli "slot" disponibili ancora più ambiti: bastano pochi minuti, da quando vengono inserite le nuove disponibilità, perché arrivi l'immancabile "soldout". E ai cittadini non resta che «riprovare in un secondo momento», come comunica il sistema.
Ed ecco che, proprio quando la burocrazia complica un problema, qualcuno escogita l'eccezione alla regola in grado di risolverlo. In questo piccolo interstizio, infatti, si sono inserite alcune agenzie di pratiche che si propongono come "facilitatori", per aiutare ad accedere ai pochissimi spazi vuoti che restano in agenda. La richiesta di partenza è quasi sempre la stessa: presentarsi in sede, muniti del vecchio documento (o di denuncia di furto o smarrimento) e, se possibile, dello Spid.
Qui, però, i cittadini si trovano di fronte a due possibili soluzioni: la maggior parte delle agenzie che si occupano anche di Cie offre un servizio di assistenza alla prenotazione (ossia di persone addette a prendere appuntamenti per gli utenti interessati). Alcune altre invece propongono appuntamenti già prefissati, con procedure che permetterebbero di "saltare la fila". Da queste ultime inizia il nostro viaggio alla ricerca di visti consolari, passaporti, certificati anagrafici e, quindi, anche carte di identità.
Se ne trovano diverse, sul web. Per esempio, un'agenzia che si trova nel territorio del II municipio: il primo contatto avviene tramite una chat di Whatsapp, alle 9 del mattino sono già operativi. Dopo qualche minuto di attesa risponde un'operatrice, ansiosa di capire quale sia la nostra esigenza. Carta di identità? «Ne facciamo tante di queste pratiche, non si preoccupi, risolviamo noi il suo problema. Immagino che abbia già provato a fare l'operazione tramite il sito del Comune di Roma...».
L'operatrice sa bene che prendere appuntamento attraverso la piattaforma è pressoché impossibile: non ci sono disponibilità per le prossime sei settimane e il portale non lascia nemmeno consultare le date eventualmente disponibili tra due mesi. «Quando vorrebbe rinnovare il suo documento?» chiede. Il prima possibile, anche la settimana prossima se c'è posto. «Ma no, c'è possibilità già domani mattina. E se mi dice dove abita le posso indicare il municipio dove le sarà più comodo recarsi». [...] «Abbiamo uno slot alle 9, uno alle 11, un altro alle 12. Altrimenti nel primo pomeriggio».
Ma come è possibile per l'agenzia riuscire lì dove il normale cittadino fallisce? «Abbiamo una corsia preferenziale», risponde l'impiegata. Questo significa che gli intermediari arrivano prima degli altri perché occupano tutte le fasce in via preventiva. A sostenere le spese di questa scorciatoia, che ha senza dubbio un costo, è il cittadino romano in preda alla disperazione: si va dai 20 ai 40 euro. Nell'attimo prima di prenotare, la procedura si blocca e vengono chiesti i dati per la fattura. [...] Secondo le ultime stime sono poco meno di cinquantamila i romani che vorrebbero (o dovrebbero) rinnovare il documento.