L’AGGRESSIONE DEI TIFOSI DEL MACCABI TEL AVIV AD AMSTERDAM DA PARTE DI UNA FOLLA DI ARABI PRO-PALESTINA, DOPO LA PARTITA AJAX-MACCABI, È AVVENUTA A RIDOSSO DELL’86ESIMO ANNIVERSARIO DELLA “NOTTE DEI CRISTALLI”, CONSIDERATO IL PRIMO ATTO DELL’OLOCAUSTO - LE ACCUSE DEI TIFOSI ISRAELIANI: "CI HANNO TESO UN'IMBOSCATA E LA POLIZIA OLANDESE CI HA ABBANDONATI, NON CI HA SCORTATO" - IL CONTRO-RACCONTO: ALCUNI VIDEO RILANCIATI DAI MEDIA OLANDESI MOSTRANO GLI ULTRÀ ISRAELIANI INTONARE CORI ANTI PALESTINA. "HANNO INIZIATO AD ATTACCARE LE CASE DELLE PERSONE CON APPESE BANDIERE PALESTINESI ED È LÌ CHE È INIZIATO TUTTO"
-Amsterdam: des supporters israéliens agressés dans la rue après un match de Ligue Europa pic.twitter.com/D9qV6PnhFz
— BFMTV (@BFMTV) November 8, 2024
Video has emerged of a crowd swearing and chanting anti-Arab slogans in Amsterdam amid a 'violent incident' in which Israeli football fans were targeted. https://t.co/4Fpjl3be3j pic.twitter.com/2xzq76NDlW
— Sky News (@SkyNews) November 8, 2024
If there were hordes of people marching on the streets of Europe chanting "F**K THE JEWS"... there would rightly be outrage from every European leader & newspaper.
— Niz (@NizMhani) November 8, 2024
This is a video of hordes of Israelis marching through #Amsterdam chanting "F**K THE ARABS".
NO OUTRAGE#heirarchy pic.twitter.com/4wxPerLwuf
1 - CACCIA AI TIFOSI ISRAELIANI, TERRORE AD AMSTERDAM
Mattia Bernardo Bagnoli per l’ANSA
L'Olanda è sotto shock. Nella notte, dopo la partita di Europa League tra il Maccabi Tel Aviv e l'Ajax, Amsterdam si è trasformata in un teatro di violenza in cui "ragazzi sugli scooter" hanno dato la caccia ai tifosi israeliani, attaccandoli con bastoni e coltelli. "Posso facilmente capire che la memoria corra ai pogrom", ha commentato la sindaca Femke Halsema.
In tutto si sono contati 5 tifosi feriti portati in ospedale, tra 20 e 30 contusi lievi e circa 60 arresti effettuati dalle forze dell'ordine nel corso degli scontri. Ma sarebbe potuto andare molto peggio. Ad un certo punto sono corse voci di ostaggi, poi fortunatamente smentite dalla polizia. Il re in persona, Guglielmo Alessandro, ha telefonato al presidente israeliano Herzog per scusarsi: "Abbiamo fallito come ai tempi della Shoah".
Mentre il primo ministro olandese Dirk Schoof ha espresso "vergogna" e ha rassicurato che "i responsabili saranno perseguiti". La polizia di Amsterdam ha lanciato diverse linee di indagine per capire cosa è accaduto. Il capo, Peter Holla, in conferenza stampa ha spiegato che, "a causa di un'annunciata manifestazione pro-Palestina in concomitanza con la commemorazione della Notte dei Cristalli, abbiamo previsto rischi per l'ordine pubblico e ci siamo preparati al massimo", eppure non è stato possibile prevenire gli scontri, poiché di natura "improvvisa".
Di opinione diversa un tifoso arrivato sanguinante all'aeroporto: "Siamo stati presi in un'imboscata... La polizia ci ha abbandonati, non ci ha scortato negli hotel".
Certo è che gli inseguimenti, i pestaggi e le immagini di un giovane a terra costretto a gridare terrorizzato "non sono ebreo" per cercare di sfuggire al linciaggio resteranno a lungo nella memoria. Le prime avvisaglie si erano avute già mercoledì, quando nel centro della città i tifosi del Maccabi, del Fenerbahce e dell'Ajax si sono scontrati, "con lievi tafferugli da entrambe le parti".
Alcuni video postati sui social e rilanciati dai media olandesi mostrano ad esempio alcuni ultrà israeliani intonare cori anti Palestina. "Hanno iniziato ad attaccare le case delle persone con appese bandiere palestinesi ed è lì che è iniziato tutto", ha sostenuto ai microfoni di Al Jazeera il consigliere comunale di un partito di sinistra della città di Amsterdam, Jazie Veldhuyzen.
"Il comportamento di certi tifosi" del Maccabi Tel Aviv "non giustifica" però la violenza scoppiata dopo, ha dichiarato fermamente la sindaca Halsema, tanto più che le prime indagini indicano che gli assalitori si sono organizzati su Telegram e poi si sono tenuti in contatto attraverso i cellulari per trovare i tifosi che passeggiavano nel centro di Amsterdam, con azioni "colpisci e scappa" definite chiaramente "antisemite".
Il leader dei sovranisti olandesi Geert Wilders - e azionista di maggioranza del governo - su X ha tuonato: "Siamo diventati la Gaza d'Europa, musulmani con bandiere palestinesi che danno la caccia agli ebrei, io non lo accetterò mai".
Poi ha telefonato al primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu promettendogli che farà tutto il possibile per "fermare ed espellere i radicali islamici". Netanyahu ha ribattuto che "l'86mo anniversario della Kristallnacht è stato celebrato nelle strade di Amsterdam" ma che, al contrario di allora, "il popolo ebraico ora ha un proprio Stato".
Il premier ha subito inviato due aerei in Olanda per rimpatriare i connazionali mentre nei prossimi giorni arriverà il neo ministro degli Esteri Gideon Saar per una "visita diplomatica urgente". A Budapest, dove i leader europei erano riuniti per il Consiglio informale, si sono immediatamente levate molteplici dichiarazioni di solidarietà e condanna. "L'antisemitismo dilagante è inaccettabile e spaventoso ed è nostro dovere garantire piena sicurezza ai cittadini di religione ebraica", ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha definito le violenze "intollerabili", mentre per il presidente francese Emmanuel Macron ricordano "le ore più buie della Storia". "Sono indignata per questi vili attacchi e siamo determinati a combattere ogni forma di odio", ha detto infine la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
2 - NETANYAHU, 'UN POGROM COME NELLA NOTTE DEI CRISTALLI'
Silvana Logozzo per l’ANSA
Lo shock di Israele per il linciaggio dei tifosi del Maccabi ad Amsterdam è tutto scritto nelle facce dei giovani seduti ai caffè di Tel Aviv per il rituale del brunch prima che entri lo shabbat. Si passano i telefonini con i video delle aggressioni selvagge, non commentano, non scuotono la testa, guardano sgomenti l'oscurantismo che si è rifatto vivo nel cuore dell'Europa.
Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha condannato l'attacco antisemita, ma soprattutto ha messo l'accento sul significato che la data del 9 di novembre ha nel calendario europeo: "L'86esimo anniversario dalla Kristallnacht è stato celebrato nelle strade della capitale olandese, quando gli ebrei sul suolo europeo furono attaccati perché erano di religione ebraica. È accaduto di nuovo", ha detto.
L'anniversario della Notte dei cristalli fa uscire dai libri di storia le schegge dei vetri frantumati di migliaia di negozi di ebrei saccheggiati e distrutti che tappezzavano le strade della Germania, dell'annessa Austria e una parte della Cecoslovacchia: quella notte, tra il 9 e il 10 novembre, centinaia di sinagoghe furono attaccate, distrutte, date alle fiamme. Ai vigili del fuoco fu ordinato di lasciarle bruciare, i cimiteri ebraici furono profanati, gli ebrei furono attaccati e uccisi dalle truppe d'assalto, istigati dagli ufficiali del partito nazista, dalla Gioventù hitleriana, dal ministro della Propaganda Joseph Goebbels.
Il pogrom che segnò la svolta nella persecuzione portando allo sterminio di 6 milioni di ebrei europei. "C'è una differenza oggi però, il popolo ebraico ora ha uno Stato tutto suo", ha messo in rilievo il premier israeliano, aggiungendo che "chi sta dietro agli attacchi non rappresenta solo un rischio per gli ebrei, ma per l'intero mondo libero".
Le dichiarazioni di Netanyahu sono arrivate nel pomeriggio mentre il primo volo con i tifosi del Maccabi Tel Aviv evacuati da Amsterdam è atterrato all'aeroporto Ben Gurion e il ministero degli Esteri ha dichiarato che tutti gli israeliani nella capitale olandese erano stati rintracciati.
La compagnia aerea El Al, che solitamente osserva la tradizione religiosa e non opera di shabbat, con il permesso dai rabbini ha messo a disposizione tre aerei per riportare a casa i tifosi. "Ho visto la mia fine. Sono scappata da persone assetate di sangue, solo perché sono ebrea. Non avrei mai immaginato. Siamo scesi dal treno dopo la partita, c'erano migliaia di musulmani che hanno iniziato a picchiare e linciare gli israeliani. Sono scesi dai taxi o arrivavano in moto. Hanno cercato di catturare il maggior numero possibile di noi, erano dovunque. Siamo entrati nel primo hotel che abbiamo visto, siamo rimasti lì tutta la notte. Grazie a Dio siamo salvi", ha raccontato ai media locali Liv Zengi, che era ad Amsterdam con il fidanzato Raviv per vedere la partita del Maccabi.
La testimonianza di un tifoso, riservista trentenne, è stata rilanciata su X dal leader dei sovranisti olandesi Geert Wilders: "Sono appena tornato da Gaza dopo 4 mesi, quello che ho vissuto in Olanda non è meno terrificante. Mi hanno investito, mi hanno puntato un coltello. Sono ferito, siamo caduti in un'imboscata. La polizia non c'era, ci ha abbandonato. Io e diverse centinaia di tifosi siamo stati circondati nell'hotel. Vogliamo solo tornare a casa", ha ammesso.
Anche i giocatori del Maccabi sono rientrati. Sono rimasti in silenzio davanti alle domande dei cronisti. Solo il centrocampista e capitano della nazionale Eran Zahavi ha risposto: "I nostri tifosi erano venuti per vedere la partita. Quello che è successo è una vergogna, una vergogna".