C’ERAVAMO TANTO SPUTTANATI – MASSIMO SEGRE E CRISTINA SEYMANDI SONO ARRIVATI A UN ACCORDO SUI 700MILA EURO CHE LA MANAGER AVEVA PRELEVATO DAL CONTO IN COMUNE: LUI L’AVEVA PORTATA IN TRIBUNALE, MA LEI SI ERA DIFESA DICENDO CHE LO SPOSTAMENTO ERA AVVENUTO CON IL VIA LIBERA DELL’EX COMPAGNO - NELL’INTESA RIENTREREBBE ANCHE LA REMISSIONE DELLA QUERELA FATTA DA SEYMANDI PER DIFFAMAZIONE E VIOLENZA PRIVATA...
Estratto dell'articolo di Massimiliano Nerozzi per www.corriere.it
Mancano solo le firme, si direbbe se fosse una trattativa di calciomercato, perché l’accordo tra Massimo Segre e Cristina Seymandi pare sostanzialmente annodato, dopo una lunga trattativa tra i legali: insomma, pace (quasi) fatta tra il finanziere e l’imprenditrice con la passione per la politica, una coppia andata in pezzi a due passi dal matrimonio. [...]
Al solito, è stata soprattutto una questione di quattrini, partendo da quei circa 700 mila euro razziati da un sequestro preventivo arrivato su istanza degli avvocati di Segre: Seymandi – questa la ricostruzione dell’uomo - avrebbe trasferito la somma dal conto corrente che l’allora coppia aveva in condivisione, su uno privato. Il trasferimento del denaro ci fu, ma – secondo i legali della donna – avvenne con l’ok di Segre, che avrebbe autorizzato il bonifico.
La querela per violenza privata
Una disputa che, dopo la rottura, è diventata materia di un procedimento civile. Ma in ballo – nell’accordo – ci sarebbe pure la remissione di una querela (preannunciata ma non ancora avvenuta), depositata dall’avvocato Claudio Strata, per conto di Seymandi: nelle quale si ipotizzavano diversi reati, tra cui la diffamazione e la violenza privata. [...] proprio la remissione della querela sigillerebbe l’accordo, del quale le parti non vogliono parlare: «Su tutto vige un vincolo di riservatezza».