L’ERBA DEL VICINO NON È POI COSÌ VERDE – A WASHINGTON UN GIUDICE HA IMPOSTO A UN UOMO DI NON FUMARE PIÙ MARIJUANA NEL SUO APPARTAMENTO DOPO LA DENUNCIA DI UNA 76ENNE CHE SI ERA LAMENTATA DELL’ODORE INTENSO, SOPRATTUTTO DI NOTTE – LEI SI È LAGNATA DI NON RIUSCIRE PIÙ A DORMIRE E IN TRIBUNALE LE HANNO DATO RAGIONE. E ORA GLI APPASSIONATI DI CANNE TREMANO PER…

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DAGONEWS

 

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Negli Usa un giudice ha stabilito che un uomo che fuma marijuana medica nel suo appartamento di Washington deve smetterla dopo che un vicino si è lamentato del fatto che l'odore si insinuava nella sua casa, causandole fastidio.

Il giudice Ebony Scott ha stabilito che se è vero che  Josefa Ippolito-Shepherd non può accedere a un risarcimento danni, Thomas Cackett deve smettere di fumare.

 

A Cackett è vietato fumare al suo indirizzo o entro un raggio di 8 metri dalla casa di Ippolito-Shepherd. Si ritiene che la decisione sia la prima del suo genere e potrebbe aprire la porta a ulteriori azioni legali.

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Ippolito-Shepherd ha dichiarato al “Washington Post” che la decisione è stata una vittoria per le persone come lei che si sono lamentate dell'odore della marijuana da quando la droga è stata consentita nella maggior parte degli stati.  La 76enne ha sostenuto durante il processo di aver affrontato problemi di salute tra cui difficoltà a dormire ogni volta che percepiva odore di marijuana.

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Cackett ha testimoniato in tribunale che la marijuana medica allevia il suo dolore e lo aiuta a dormire dopo turni fisicamente intensi come direttore di un ristorante. Ha detto di aver fumato da "8 a 12 boccate" di notte dopo essere uscito dal lavoro, di solito fuori se il tempo era buono, e ha negato di aver fumato "tutto il giorno e tutta la notte come sostiene la controparte": «Non sono Snoop Dogg». Ma ora per lui è finita l’era delle canne in casa

 

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