E’ MORTO A 69 ANNI ALEX SALMOND, EX LEADER E FIGURA DI SPICCO DEL MOVIMENTO PER L'INDIPENDENZA SCOZZESE - HA PORTATO L'SNP DA PICCOLO PARTITO A WESTMINSTER A FORZA DOMINANTE NELLA POLITICA DI EDIMBURGO, HA DATO UNO SCOSSONE AL SISTEMA OTTENENDO LA MAGGIORANZA IN PARLAMENTO ED È ANDATO MOLTO VICINO A REALIZZARE IL SOGNO, SUO PERSONALE E DEL PARTITO, DI UNA SCOZIA INDIPENDENTE (IN UNO STORICO REFERENDUM DEL 2014, LA MAGGIORANZA DEGLI ELETTORI HA SOSTENUTO LA PERMANENZA NEL REGNO UNITO CON IL 55% CONTRO IL 45% CHE VOLEVA L’USCITA)
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(ANSA) - ROMA, 12 OTT - L'ex leader e figura di spicco del movimento per l'indipendenza scozzese Alex Salmond è morto all'età di 69 anni. La conferma è giunta dallo Scottish National Party (Snp), da lui un tempo guidato, dopo le voci su un malore accusato durante un discorso del politico in Macedonia del Nord e il successivo e quasi immediato decesso. E nel Regno Unito la notizia ha subito dato il via ad una valanga di messaggi di cordoglio, a partire dal primo ministro laburista Keir Starmer e al suo predecessore, il conservatore Rishi Sunak.
Con un vero proprio tributo cui ha preso parte l'intero spettro parlamentare di Westminster. Salmond, pur politico a volte discusso e soprattutto, nell'ultima parte del suo percorso, a tratti controverso, ha segnato la storia del movimento indipendentista: ha portato l'Snp da un piccolo partito a Westminster a forza dominante nella politica scozzese, ha dato uno scossone al sistema e allo status quo ottenendo la maggioranza a Holyrood (il parlamento locale) nel 2011 ed è anche andato molto vicino a realizzare il sogno, suo personale e del partito, di una Scozia indipendente.
Ha lambito infatti la soglia dell'indipendenza con lo storico referendum del 2014, e sebbene la maggioranza degli elettori ha sostenuto la permanenza nel Regno Unito con il 55% contro il 45% che si è espresso per l'indipendenza, con quel voto è caduto un tabù che ha introdotto un elemento fondamentale nel dibattito politico contemporaneo del Regno Unito.
E di questo non si può che attribuire la gran parte del merito appunto ad Alex Salmond. Salmond ha iniziato il suo secondo mandato come leader dello Snp nel 2004, assicurandosi il potere a Holyrood nel 2007 quando quello indipendentista è diventato il partito di maggioranza relativa in Scozia.
Così il 16 maggio 2007 è stato eletto dal Parlamento scozzese come nuovo First Minister, il primo non appartenente aal partito laburista, e ha guidato per tutta la legislatura 2007-2011 un governo monocolore di minoranza. A ciò è seguita una schiacciante vittoria alle elezioni parlamentari scozzesi nel 2011, che ha di fatto aperto la strada al voto per l'indipendenza. Quindi ha mantenuto la carica di First Minister fino al 2014, quando si è dimesso dopo non essere riuscito a garantire l'indipendenza nel referendum e ha passato lo scettro alla sua vice Nicola Sturgeon.
Per poi dimettersi anche dall'Snp nel 2018 sulla scia delle accuse di molestie sessuali, formando e guidando il partito rivale Alba. È stato scagionato da tutte le accuse penali nel 2020. Anas Sarwar, leader del partito laburista scozzese, ha affermato che "la triste notizia della scomparsa di Alex Salmond è uno shock per tutti coloro che lo conoscevano in Scozia, nel Regno Unito e oltre", descrivendolo come "una figura centrale nella politica degli ultimi tre decenni e il suo contributo al panorama politico scozzese non può essere sottolineato abbastanza".