L’ORA PIÙ BUIA – BORIS JOHNSON ANNUNCIA IL RITORNO A DOWNING STREET LUNEDÌ MENTRE, A UN MESE DAL LOCKDOWN, IL REGNO UNITO È COSTRETTO A TIRARE LE SOMME DI UNA GESTIONE DELL’EMERGENZA DISASTROSA – ALLA RISPOSTA TARDIVA E AI MESSAGGI CONTRADDITTORI, SI È AGGIUNTA LA MANCANZA DI POSTI LETTO E LA CRONICA CARENZA DI VENTILATORI, MEDICI E INFERMIERI – LE RACCOMANDAZIONI DEL 2016 IN CASO DI PANDEMIA NON SONO STATE ATTUATE E…
-1. Coronavirus:Johnson potrebbe tornare a Downing Street lunedì
Lo scrive il Telegraph, in agenda riunioni per uscita lockdown
Il premier britannico Boris Johnson sta pianificando di rientrare a Downing Street lunedì prossimo, dopo la malattia da Covid-19 e la convalescenza, e riprendere in mano la gestione della crisi da coronavirus nel Paese.
Lo scrive il Telegraph spiegando che Johnson ha detto ai suoi collaboratori di programmare incontri con i singoli ministri per la prossima settimana per dare nuovo impulso alla strategia di uscita dal lockdown del Paese.
Già ieri Johnson, in convalescenza nella residenza governativa di campagna di Chequers, ha ripreso per telefono la consuetudine dell'udienza settimanale con la regina e ha avuto un altro colloquio telefonico con il suo supplente Dominic Raab, Primo segretario di Stato e ministro degli Esteri.
2. Regno Unito. A un mese dal lockdown - Il premier Johnson ha ignorato l'esperienza italiana. Tante false certezze e la Sanità era già in ginocchio
Virus: è l'ora più buia, ma senza Churchill. Un disastro all'inglese
Sabrina Provenzani per il “Fatto quotidiano”
A un mese dall' inizio del lockdown qual è il bilancio per il Regno Unito?
La risposta politica - Tardiva. Malgrado le prime riunioni dell' esecutivo siano state a fine gennaio, per settimane il governo ha raccomandato solo di lavarsi le mani, senza implementare controlli agli arrivi dalle zone rosse, il lockdown o avviare campagne di testing e tracing, con l' intento dichiarato di ottenere immunità di gregge.
Il cambio di strategia è avvenuto solo a metà a marzo, quando è stato annunciato il lockdown. I morti in ospedale sono 18.738 più un centinaio fra medici e infermieri. Il Financial Times stima 41mila morti totali, soprattutto nelle residenze per anziani.
Boris Johnson - Distratto dalla Brexit e dal proprio divorzio e rassicurato dai suoi consiglieri scientifici, nelle settimane cruciali fra fine gennaio e metà marzo ha sottovalutato la crisi, invitando la popolazione a continuare la vita di sempre e non partecipando a cinque riunioni del comitato di emergenza Cobra. Il 27 marzo si è ammalato di Covid-19 ed è uscito di scena, lasciando di fatto un vuoto di potere.
L' impreparazione del Servizio sanitario (e del governo) - Un decennio di tagli, sempre sotto governi conservatori, la riorganizzazione in Trust (aziende autonome) e il depauperamento della medicina territoriale hanno provocato una risposta a macchia di leopardo.
All' inizio della crisi la disponibilità di letti in terapia intensiva era fra le più basse d' Europa. È aumentata liberando reparti di ospedali o costruendone di nuovi che restano vuoti per la cronica carenza di ventilatori, medici e infermieri. Imputati: la mancata attuazione delle raccomandazioni del 2016 in caso di pandemia; lunghe linee di comando e una burocrazia esasperante che rallenta acquisti di materiale d' urgenza e la redistribuzione del personale dove serve.
A fine gennaio, quando la concorrenza mondiale era già altissima, solo alcuni trust hanno comprato materiale protettivo, anche in concorrenza fra loro. Senza un efficace coordinamento centrale, malgrado l' intervento dell' esercito, il governo britannico non riesce a recuperare sufficienti misure di protezione, espone tuttora il personale a rischi inaccettabili o li costringe a riutilizzare materiali monouso. Intanto, altri reparti restano inattivi, con ritardi per i trattamenti di altri pazienti, per esempio in oncologia.
La propaganda ufficiale - Sono diversi i ministri che hanno mentito o edulcorato la verità in più occasioni, hanno fornito versioni contraddittorie sulla mancata partecipazione ai bandi europei per ventilatori e dispositivi di protezione. Garantito al personale in prima linea consegne urgenti di protezioni mai arrivate, arrivate con ritardo o con standard di sicurezza inferiori. Somministrato a lavoratori essenziali nella sanità tamponi poi rivelatisi inadeguati. Il ministro della Salute, Matt Hancock aveva annunciato l' imminente arrivo in farmacia di test: 20 milioni di dollari pagati in anticipo per due milioni di test cinesi rivelatosi inutilizzabili.
Poi si è impegnato a raggiungere l' obiettivo di 100mila test quotidiani entro fine aprile. Ma a oggi sono solo 14mila al giorno.
I media - Con alcune eccezioni (Channel 4, The Guardian, Sky) i media di massa, inclusa la Bbc, hanno ignorato o sottovalutato le lezioni italiana e spagnola e sono stati deferenti nei confronti del governo. Il risultato è stato una copertura giornalistica in ritardo. Solo dalla scorsa settimana quotidiani prestigiosi come il Financial Times e il Sunday Times hanno pubblicato inchieste ed editoriali di condanna all' operato del governo.