L’UE APRE ALLA TRATTATIVA CON PUTIN: “L’INTEGRITÀ TERRITORIALE È IRRINUNCIABILE, MA VA APERTO UN CANALE NEGOZIALE”. PAROLA DI STEFANO SANNINO, SEGRETARIO GENERALE DEL SERVIZIO EUROPEO PER L’AZIONE ESTERNA DELL’UE, COMMENTA LA PROPOSTA DI PACE DI PUTIN (CHE CHIEDE IL RITIRO DI KIEV DA 4 REGIONI E LO STOP ALL’ADESIONE ALLA NATO): “BISOGNA COMINCIARE A RAGIONARE SU QUALE PUÒ ESSERE IL QUADRO DI RIFERIMENTO PER ARRIVARE A UNA PACE CHE NON DEVE ESSERE UNA CAPITOLAZIONE…”

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Estratto dell'articolo di Francesca Basso per il “Corriere della Sera”

 

PUTIN ZELENSKY

[…] «Ribadiamo l’integrità territoriale dell’Ucraina, per noi è una condizione irrinunciabile. Detto questo, va aperto un canale negoziale per la pace. L’Occidente resterà accanto a Kiev per tutto il tempo necessario».

 

Stefano Sannino è il segretario generale del Servizio europeo per l’azione esterna dell’Unione europea, il «ministero» degli Esteri Ue.

 

Qual è l’obiettivo della Conferenza di pace in Svizzera?

STEFANO SANNINO 1

«La parola pace nel titolo è un’evoluzione positiva, il segnale che l’obiettivo dell’Europa non mai stato fare la guerra a tutti i costi, ma arrivare a una situazione in cui cessano le ostilità ad alcune condizioni: la pace deve essere giusta, sostenibile e durevole. Questo risponde anche alle critiche che sono state fatte all’Ue di avere una posizione da guerrafondai: Kiev si sta difendendo dall’attacco e noi siamo al suo fianco».

 

Qual è il contributo Ue?

MEGASTORE BOMBARDATO DAI RUSSI A KHARKIV

«L’Ue ha sempre sostenuto il piano di pace di Zelensky.  […] Continueremo ad aiutare affinché si possa creare un quadro di riferimento basato sui principi della Carta delle Nazioni Unite sul rispetto dell’integrità territoriale e il principio di non aggressione per poter effettivamente incominciare un una vera conferenza dove le due parti dovranno essere sedute al tavolo».

 

L’assenza di Russia, Cina e Biden rende fragile la conferenza?

«Non metterei i tre sullo stesso livello. L’assenza di Biden è largamente compensata dalla presenza della vicepresidente Usa Harris e del consigliere per la Sicurezza nazionale Sullivan. Diversa è la questione della Russia, cui non piace l’idea di sedersi a un tavolo che la vede sostanzialmente sotto accusa per l’aggressione, tant’è che ha fatto sapere che se anche fosse stata invitata non avrebbe partecipato. L’assenza della Cina invece conferma la nostra preoccupazione».

 

Quale?

«Che la Cina è al fianco della Russia nonostante lo sforzo che abbiamo fatto per convincere Pechino a esercitare un ruolo di mediazione. La posizione cinese non è basata sul rispetto dell’integrità territoriale dell’Ucraina».

 

Qual è ora la strategia Ue?

ARMI ALL UCRAINA - VIGNETTA BY ANDREA BOZZO - IL GIORNALONE - LA STAMPA

«Proseguire con gli aiuti finanziari, militari e diplomatici per cercare di isolare la Russia con le sanzioni e politicamente. In più bisogna cominciare a ragionare su quale può essere il quadro di riferimento per arrivare a una pace che non deve essere una capitolazione».

 

Quando l’accordo politico del G7 sull’uso degli extraprofitti dei beni russi congelati diventerà concreto?

«Ci sono degli elementi da chiarire sulle modalità e le garanzie. Il segnale politico è fondamentale perché è un impegno di lungo periodo che viene preso dal G7».[…]

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