RUN, BABY, RUN - A MONTEBELLUNA, IN PROVINCIA DI TREVISO, UNA RAGAZZA CORRE NUDA IN CENTRO - I PASSANTI LA FILMANO E CONDIVIDONO IL VIDEO SUI SOCIAL - IL SINDACO, MARZIO FAVERO, SI SFOGA: “LA NOTIZIA DEL GIORNO NON È QUELLA CHE UNA GIOVANE IN EVIDENTE STATO CONFUSIONALE ABBIA FATTO UNA CORSA NUDA IN CITTÀ, BENSÌ CHE DEI CITTADINI INVECE DI SOCCORRERLA ABBIANO RITENUTO DIVERTENTE FILMARLA…” - VIDEO
-Montebelluna, Donna corre per strada completamente nuda
Da www.leggo.it
Erano le 9.30 quando il responsabile della Protezione civile, Antonio Netto, mentre si stava recando in Municipio, ha visto casualmente una donna correre nuda a Posmon, Montebelluna, all’altezza dell’incrocio tra via Valbella e la Schiavonesca-Marosticana. Immediatamente Netto è intervenuto per fermare la donna ed ha allertato le forze dell’ordine che si sono recate sul posto ed hanno condotto la giovane – residente a Montebelluna – all’ospedale San Valentino per gli accertamenti del caso.
Interviene il sindaco, Marzio Favero: “La notizia del giorno non è affatto quella che una giovane donna in evidente stato confusionale abbia fatto una corsa nuda in una via della città, bensì che dei cittadini invece di soccorrerla o di chiamare il Pronto soccorso o la Protezione civile abbiano ritenuto divertente filmarla e fotografarla per postare immediatamente le immagini e i filmati su facebook e whatsapp con una totale mancanza di rispetto non solo per la ragazza ma anche per la propria dignità di persone.
Dopo un mese di reclusione in casa, vi sono cittadini e cittadine che stanno crollando di fronte allo stress psicologico. Probabilmente la giovane donna oggetto di attenzione avrà accumulato stress su stress ma non sta a noi cercare di ricostruire le cause del suo comportamento alterato né di giudicarla però è una vergogna che di fronte al dramma di una donna, molti cittadini e cittadine abbiano ceduto alla pruderie e al voyeurismo. Evidentemente non hanno perso un secondo per domandarsi se avrebbero gradito che ad essere oggetto di una pubblicità simile potesse essere una persona a loro congiunta o amica.
Per costoro è venuto meno qualsiasi rispetto umano o cristiano. E che dire dell’ineffabile incoscienza di quel signore che nel filmare col cellulare la corsa della donna nemmeno si è reso conto che si stava autodenunciando per guida di auto con utilizzo improprio dello smartphone. Comportamento in grado di mettere a repentaglio la sicurezza sua e di altri cittadini presenti sul luogo. […]”.