SAI CHE SORPRESA: LA CLASSE DIRIGENTE RUSSA È CORROTTA – L’ARRESTO DEL VICEMINISTRO TIMUR IVANOV (CHE RISCHIA 15 ANNI DI CARCERE) NON È DOVUTO ALLE MAZZETTE CHE AVREBBE INCASSATO NEGLI APPALTI PER LA RICOSTRUZIONE DELLA CITTÀ UCRAINA DI MARIUPOL. È UNA DECISIONE POLITICA CHE ARRIVA DIRETTAMENTE DA PUTIN, UN MESSAGGIO AL MINISTRO SHOIGU E ALLE ELITE DELL’ESERCITO – LE INDAGINI DELLA FONDAZIONE NAVALNY SU IVANOV E LA MOGLIE SOCIALITE, SVETLANA: AVREBBERO FATTO FINTA DI DIVORZIARE PER…
-Estratto dell’articolo di Alessandra Muglia per il “Corriere della Sera”
Alla sbarra dentro una gabbia di vetro, in uniforme da militare con le stellette ben in vista, in piedi e accigliato: colpiscono le immagini del potente vice ministro della Difesa russa, braccio destro e fedelissimo di Shoigu, sotto accusa in un tribunale di Mosca.
Martedì la commissione investigativa ha riferito del fermo di Timur Ivanov, spiegando che è sospettato di aver accettato una tangente «particolarmente elevata», un reato punibile con 15 anni di prigione in Russia. Intanto ieri il tribunale di Basmanny a Mosca ha deciso il suo arresto come «misura preventiva» per 2 mesi.
Ivanov, 48 anni, da 8 viceministro della Difesa, e prima vicegovernatore della regione di Mosca, è stato responsabile delle strutture per le truppe, del «ridisegno» delle regioni occupate. In particolare ha supervisionato il progetto di ricostruzione di Mariupol […]. Incarichi che si prestavano a poter trarre grandi profitti illeciti. Non stupisce che Ivanov sia diventato uno degli uomini più ricchi tra gli alti funzionari della sicurezza russa, come stimato anche dalla rivista Forbes .
Già due anni fa la Fondazione anti-corruzione di Navalny aveva accusato Ivanov per i progetti di ricostruzione edilizia nei territori ucraini occupati dalla Russia, in particolare a Mariupol. La stessa fondazione […] aveva rivelato il divorzio farsa del vice ministro dalla seconda moglie, la socialite Svetlana Zakharova, imprenditrice e proprietaria del Metropol Fashion Group: una separazione simulata […] per tentare di aggirare le sanzioni dell’Ue.
Colpisce che per far fuori uno dei più fedeli alleati del ministro Shoigu, il regime sia ricorso a una delle argomentazioni portate avanti da Navalny, l’oppositore più in vista, poi morto in carcere in «circostanze sospette». «Ivanov era conosciuto come il re delle tangenti, era un segreto di Pulcinella al ministero della Difesa — ha riferito al Guardian un ex funzionario —. La vera domanda è perché sia stato arrestato adesso».
Si rincorrono le voci su una possibile epurazione all’interno delle élite di Mosca.
Che in un sistema di potere cleptocratico la caduta di Ivanov sia davvero dovuta soltanto alle bustarelle è improbabile. Difficilmente l’arresto è stato deciso senza il via libera dello Zar. E facilmente la decisione è stata presa […] per limitare il potere di Shoigu o, quantomeno, mandargli un messaggio forte e chiaro.