SALMO NON STA PIÙ CALMO – LA PROCURA DI TEMPIO PAUSANIA HA APERTO UN’INCHIESTA SUL CONCERTO DEL RAPPER CHE SI È TRASFORMATO IN MEGA ASSEMBRAMENTO, SENZA NESSUNA RESTRIZIONE ALL’INGRESSO – IL COMUNE DI OLBIA E LA REGIONE DICONO DI NON AVER DATO ALCUNA AUTORIZZAZIONE. IL LIVE ERA STATO ORGANIZZATO A SORPRESA, CON UN ANNUNCIO SUI SOCIAL POCHE ORE PRIMA – LA POLEMICA CON FEDEZ E QUELLE PER IL LIVE DI SHIVA IN UNA DISCOTECA DI RICCIONE CHE HA ADERITO ALLA PROTESTA “LIBERI DI BALLARE” (E DI CONTAGIARE…) - VIDEO
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1 - SHIVA COME SALMO: A RICCIONE CONCERTO SENZA MASCHERINE E DISTANZIAMENTO
Dopo le critiche, e le polemiche, per il concerto tenuto da Salmo in Sardegna, da Riccione arrivano le immagini di un altro concerto, quello di Shiva. Al Peter Pan della città romagnola, il trapper ha cantato davanti a un pubblico che non aveva mascherine e non rispettava il distanziamento fisico. Il Peter Pan è uno di quei locali discoteche che hanno aderito alla protesta “Liberi di ballare”, a cui partecipano diversi club in tutta Italia.
«Da 17 mesi in Italia il ballo nei locali legali è vietato. In tutta Europa o si è già aperto con regole precise o si è già deciso quando farlo. L’illegalità diffusa è sotto gli occhi di tutti e la situazione nelle nostre città non è più gestibile», hanno scritto gli organizzatori dell’iniziativa.
«Il Comitato tecnico scientifico ha già approvato i protocolli per ripartire in sicurezza, ma il Governo non ha ancora dato risposte. Perché lasciare ballare nel pericolo illegale e nel disagio? Perché non ripartire subito in sicurezza? – si legge -. Seguici per sostenere la nostra battaglia, condividi con i tuoi amici per aiutarci a sconfiggere l’ipocrisia».
2 - SALMO IN CONCERTO A OLBIA, LA PROCURA DI TEMPIO PAUSANIA APRE UN’INCHIESTA
La Procura di Tempio Pausania ha aperto un’inchiesta contro ignoti sul concerto di Salmo, che si è esibito venerdì scorso a Olbia senza aver rispettato le attuali norme anti-Covid come distanziamento, green pass o tampone negativo all’ingresso.
L’amministrazione comunale e quella regionale intanto hanno fatto sapere di non aver rilasciato alcuna autorizzazione.
Lo stesso sostengono autorità portuale e capitaneria di porto, che hanno competenza sul lungomare dove si è tenuto il concerto. «Non si rimedia ai danni di un incendio appiccandone un altro. Il concerto improvvisato ad Olbia con l’intento, almeno così è stato detto, di sostenere le popolazioni danneggiate dai roghi, potrebbe averne acceso un altro, pandemico, considerata la grande folla di giovani accalcati e privi di protezione».
Lo afferma il Presidente della Regione Christian Solinas, che definisce il concerto del rapper sardo Salmo «un grave e pericoloso errore.
Come è un errore - prosegue il Presidente - affermare che l’evento è stato autorizzato dalla Regione, come scritto da Fedez, che ha ingaggiato con il collega un tiro incrociato di accuse e insulti che, pur appassionandomi assai, poco mi spinge ad intervenire per chiarire la verità».
Il concerto improvvisato a Olbia
Il rapper aveva organizzato un live gratuito a sorpresa, sotto la ruota panoramica del Molo Brin, per lanciare una raccolta fondi a sostegno delle popolazioni colpite dai roghi che hanno devastato parte della Sardegna centro-occidentale.
Prima l’annuncio sui social del cantante e poi - poche ore prima dell’evento - la rivelazione dell’orario e del luogo, dove sono accorsi centinaia di fan. Il concerto improvvisato è così andato in scena senza nessun tipo di distanziamento e la maggior parte dei presenti era senza mascherina.
La polemica con Fedez
Tante le polemiche da parte dei colleghi, in testa Fedez. «Sfruttare la nostra condizione di privilegio, aggirare le regole per soddisfare capricci personali. Questo non aiuta nessuno», ha scritto in una storia su Instagram . «Avete sputato in faccia a migliaia di onesti lavoratori dello spettacolo che quest’anno cercano di tirare avanti con immensi sacrifici rispettando le regole per andare alla pari con i conti, quando va bene».
Frasi a cui Salmo ha subito replicato, sempre via social . «Ieri non c’è stata nessuna raccolta fondi, ho messo i soldi di tasca mia per aiutare la mia Sardegna», controreplica il rapper sardo, che già per l’emergenza incendi ha donato 10mila ulivi alla propria terra. «Potevo andare a farmi la vacanza come Fedez invece sono sceso per strada e ho detto la mia. Se avessi voluto seguire le regole non avrei fatto l’artista!». E durante il live: «Ci hanno detto di fare i live con poche persone, tutti distanziati e seduti. Signor Stato, noi non ci vogliamo stare seduti, noi vogliamo alzarci, saltare, quindi la musica la cultura e l’arte in Italia sono importanti tanto quanto lo sport, ma nel resto del mondo fanno concerti con 100mila persone e qua no».
3 - TUTTI ACCALCATI AL CONCERTO DI SALMO DA FEDEZ ALLA AMOROSO: VERGOGNATI
Mattia Marzi per “il Messaggero”
Niente controlli, Green pass, tamponi, mascherine. Sedie e distanziamento fisico? Figurarsi: tutti in piedi a ballare sotto il palco. È polemica per il concerto gratuito che il rapper sardo Salmo, tra i più ascoltati della scena, ha tenuto a sorpresa venerdì sera a Olbia, radunando sotto la ruota panoramica della città migliaia di persone che hanno assistito allo show con regole pre-pandemia, come testimoniano le foto condivise dallo stesso cantante sui social. Possibile che nessuno sia intervenuto per impedire il maxi assembramento?
LE INDAGINI Le testate locali riferiscono che sono in corso le indagini per verificare la presenza di illeciti e le responsabilità. Sul caso indaga la questura di Sassari: si tratta di capire chi ha autorizzato il live, concesso lo spazio, ma anche chi ha portato l'impianto audio. Il promoter di Salmo, Vivo Concerti, si tira fuori, facendo sapere di non essere coinvolto.
Nessun intervento da parte del sindaco Settimo Nizzi, che alle elezioni del 2016 fu appoggiato anche da Forza Italia e Noi con Salvini. Una cosa è certa: non si è trattato di un concerto di beneficenza per aiutare la Sardegna, colpita dagli incendi. Ma di una provocazione.
A specificarlo è stato lo stesso Salmo, rispondendo alle critiche di colleghi come Fedez e Alessandra Amoroso, che gli hanno chiesto spiegazioni in un momento delicato come quello che il settore dei concerti sta vivendo, con gli eventi negli stadi e nelle arene ancora vietati - lo stesso Salmo ha rimandato al 2022 il suo concerto a San Siro - e gli artisti costretti a organizzare tournée acustiche per platee ridotte e distanziate: «Nessuna raccolta fondi, ho messo i soldi di tasca mia per aiutare la Sardegna. Gli assembramenti creati dalla finale degli Europei andavano bene, il mio concerto no. Ora avete una persona con cui prendervela.
Non definitevi artisti se poi non avete le palle di infrangere le regole». Il rapper - vero nome Maurizio Pisciottu, 37 anni, oltre 50 Dischi di platino e 16 Dischi d'oro conquistati in dieci anni di carriera - aveva preannunciato l'evento sui social lo scorso giovedì. Facendo sapere che l'indomani mattina avrebbe comunicato il luogo e l'ora dello show. La location l'ha svelata in serata, quando era già sul palco: il passaparola sui social ha fatto arrivare nel parco che ospita la ruota panoramica di Olbia, diventato una gigantesca discoteca a cielo aperto, fan dalle varie province dell'isola.
Sul palco Salmo - che pure ha invitato i fan a vaccinarsi - ha letto una lettera: «Caro signor Stato vorrei ricordarle che quasi tutti i settori lavorativi in Italia sono ripartiti: l'unico dimenticato è quello dello spettacolo. Ci hanno detto di fare i live con poche persone, distanziate e sedute, ma noi non ci vogliamo stare seduti: vogliamo alzarci e fare sentire la nostra voce. Pare che in questo Paese l'unico modo per tornare alla normalità sia festeggiare la nazionale di calcio». Fedez è stato tra i primi a prendere le distanze dal collega: «Sfruttare la nostra condizione di privilegio, aggirare le regole per soddisfare capricci personali non aiuta nessuno.
Avete sputato in faccia a migliaia di onesti lavoratori dello spettacolo che cercano di tirare avanti con immensi sacrifici rispettando le regole per andare alla pari con i conti (quando va bene). E mi rivolgo alla regione Sardegna e al sindaco di Olbia. Come fate a non rendervi conto (o a far finta) che una cosa del genere fatta alle spalle di chi con sacrificio rispetta le regole, nella regione con più alta incidenza di ricoveri legati al Covid, non farà altro che peggiorare la condizione della nostra amata Sardegna? E non pensiate di fare di tutta l'erba un fascio. Perché è inaccettabile che le stronzate di pochi ricadano su un intero settore che attende di ripartire da due anni».
Rabbia anche da parte di Alessandra Amoroso: «Nel rispetto di tante persone credo sia opportuna una tua spiegazione». La conduttrice Andrea Delogu, di origini sarde, ha scritto: «Era un concerto per il tuo ego, non per andare contro le regole». Il rapper non si è scusato: «Potevo andare a farmi la vacanza come Fedez invece sono sceso per strada e ho detto la mia». Se voleva fare la figura del salmone, ne è uscito malissimo.