SALVINI-SAVIANO, UNO SCAZZO SENZA FINE – SLITTA AL 10 LUGLIO IL PROCESSO CHE VEDE IMPUTATO LO “SGOMORRATO” PER DIFFAMAZIONE AI DANNI DEL LEADER LEGHISTA, DEFINITO “IL MINISTRO DELLA MALAVITA” IN UN POST DEL 2018 – IL “CAPITONE” HA DISERTATO L’UDIENZA IN CUI ERA PREVISTA LA SUA AUDIZIONE E HA PRESENTATO UN “LEGITTIMO IMPEDIMENTO” (DEVE ANDARE ALLA PRIMA DELLA SCALA) – SAVIANO COGLIE LA PALLA AL BALZO PER ANDARE AL CONTRATTACCO: “SALVINI STA SCAPPANDO. MI STA PORTANDO A PROCESSO DA 5 ANNI, LE SUE SONO QUERELE FATTE SOLO PER INTIMIDIRE”

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(ANSA) - Slitta al 10 luglio il processo che vede imputato lo scrittore Roberto Saviano per l'accusa di diffamazione ai danni dell'attuale ministro Matteo Salvini dopo alcuni post pubblicati nel 2018 in uno dei quali lo definiva "il ministro della mala vita".

Oggi era prevista l'audizione del leader leghista che però ha fatto pervenire una dichiarazione di legittimo impedimento ad essere presente in aula. Il giudice ha quindi aggiorno all'estate prossima il processo per ascoltare Salvini e altri testimoni.

"E' evidente che Salvini stia scappando - ha commentato Saviano lasciando il tribunale capitolino -. Mi sta portando a processo da 5 anni: le sue sono querele fatte esclusivamente per intimidire, mandare messaggi. Una azione preventiva contro chi reputa suoi nemici. Oggi ha presentato una giustificazione affermando che doveva presenziare ad una riunione in videocollegamento, dimenticando che poteva farlo da Roma, e per un pranzo di beneficenza a Milano".