Nicola Rotari e Andrea Pistore per www.corriere.it
Il cadavere di una giovane donna è stato rinvenuto mercoledì verso le 12 a Isola dei Morti nel comune di Moriago della Battaglia nel Trevigiano lungo il fiume Piave. Si tratta di Elisa Campeol, di 35 anni di Pieve di Soligo, proprietaria di un bar: sul corpo aveva diverse ferite di arma da taglio sul collo e sulla schiena.
Le indagini dei carabinieri sono proseguita per tutta la giornata. Sul posto hanno lavorato gli specialisti della scientifica insieme agli uomini del comando provinciale di Treviso oltre ai militari della compagnia di Vittorio Veneto. A compiere il femminicidio è stato un coetaneo di Elisa che poco più tardi si è costituito.
L’allarme è stato dato da alcuni passanti che hanno avvistato il cadavere riverso a terra in una pozza di sangue e hanno chiamato le forze dell’ordine. Sul posto sono intervenuti anche i sanitari del Suem 118 ma per la giovane non c’era più nulla da fare. Stando alle prime informazioni l’omicidio si sarebbe consumato almeno mezz’ora prima rispetto a quando è stato avvistato il corpo senza vita.
La trentacinquenne sarebbe stata aggredita mentre stava prendendo il sole nelle vicinanze della riva del fiume. Poco distante era sistemato un lettino da spiaggia e a terra della crema solare. Sui sassi del fiume sono ben visibili le tracce del sangue. I fendenti avrebbero colpito Elisa Campeol prima alla schiena e poi sul collo.
L’omicida si costituisce
L’omicida, un uomo di 35 anni di Col San Martino residente nella zona delle colline del Prosecco, si è poi presentato in caserma a Valdobbiadene, costituendosi verso le 13. La vittima e l’assassino non si sarebbero conosciuti: dai primi accertamenti sul cadavere è emerso che oltre alle coltellate erano presenti diverse ferite alle braccia, dovute quasi certamente a una colluttazione avuta lungo la riva del fiume dopo l’aggressione.
L’omicida si è presentato dai carabinieri spontaneamente con in mano ancora il coltello sporco di sangue. Si tratterebbe di una persona con gravi disturbi psichici. Non si conosce al momento il movente.
La vittima
Elisa Campeol, la trentacinquenne assassinata all’Isola dei Morti, viveva ancora con i genitori nell’abitazione di famiglia a Pieve di Soligo, a pochi passi dal bar che gestiva insieme ai genitori. Secondo vari testimoni la donna negli ultimi tempi aveva intrapreso alcuni percorsi di pratiche olistiche e voleva aprire un centro in proprio per questo tipo di pratiche. La donna non sarebbe stata fidanzata e non avrebbe avuto particolari frequentazioni come hanno spiegato i genitori.