LA SANTONA DI TREVIGNANO PROVA A PASSARE PER UNA MARTIRE - LA PSEUDO-VEGGENTE GISELLA CARDIA, CHE SOSTIENE DI PARLARE CON LA MADONNA OGNI TRE DEL MESE, FRIGNA E SE LA PRENDE CON IL VATICANO (CHE HA SMENTITO LE APPARIZIONI) E CON I GIORNALISTI: "NESSUNO FERMERÀ MARIA SANTISSIMA. NONOSTANTE IL DOLORE PER IL GIUDIZIO NEGATIVO DELLA CHIESA, SONO NELLA PACE. LE NOTIZIE DIFFUSE DAI GIORNALI SONO FALSATE, PER DISCREDITARE ME, MIO MARITO E LA MISSIONE..."
-Estratto dell’articolo di Carlo Romano per www.repubblica.it
La veggente scende dall’auto. A Trevignano, sul terreno di via Campo delle Rose, piove. Diluvia. La diretta su YouTube è difficile, si balla: il frastuono delle gocce è amplificato dal microfono usato per il live.
Gisella Cardia, al secolo Maria Giuseppa Scarpulla, prende la parola. Ne ha per tutti, dai giornalisti al Vaticano: "Continuerò a venire qui a pregare fino a quando la legge me lo consentirà".
La santona appare infatti in difficoltà: la denuncia per truffa, con tanto di fascicolo aperto dalla procura di Civitavecchia, fa male. Ancor di più la scomunica da parte della Chiesa: il parere di Papa Francesco sullo sfruttamento delle presunte apparizioni della Madonna è negativo.
Ma la veggente resiste: "[…] Dopo aver esaminato la mia coscienza ho la certezza che non posso negare ciò che Dio mi ha manifestato in questi anni, negarlo sarebbe la mia morte spirituale. La mia persona è divenuta uno "straccio legale".
Va bene così, non intendo fare polemiche e non spetta a me replicare al vescovo. Ora non farò niente, tranne ciò che il Signore mi indicherà, continuerò a venire qui a pregare fino a quando me ne darà il permesso la legge”.
E ancora: “Maria Santissima nessuno la fermerà, qua ho toccato e risvegliato anime. Nonostante il dolore per il giudizio negativo della Chiesa sulle apparizioni, sono nella pace". […]
Ecco la versione della veggente: "Voglio raccontarvi la mia testimonianza: ho iniziato ad avere le manifestazioni della Madonna nel 2016 a Medjugorje. Non cercavo nulla, ero in quel luogo insieme a mio marito per ringraziare la Santa Vergine e per consacrare il nostro matrimonio.
Non avrei mai potuto immaginare cosa sarebbe accaduto. Non ho cercato niente, né le apparizioni, né i segni sul mio corpo, né fedeli, né riconoscimento ufficiale o approvazione, né la formazione di una commissione sul caso, né ho voluto io questo luogo".
Infine il riferimento legale e alla “gogna mediatica”. "L'avvocato Solange Marchignoli di Milano è stata contattata da una persona, per metterla a conoscenza di una grave circostanza, che riguarda un can can mediatico nei nostri confronti. La mia legale ha la documentazione con prove e gran parte delle notizie diffuse dai giornalisti sono state falsate, con il fine di discreditare me, mio marito e tutta la missione".