LO SAPEVATE CHE IL MINISTRO ALFONSO BONAFEDE, IN ARTE “FOFÒ DJ”, È STATO IL LEGALE DI ALESSANDRO MAIORANO, EX IMPIEGATO DEL COMUNE DI FIRENZE E PRINCIPALE ACCUSATORE DI MATTEO RENZI? – L’AFFIANCAMENTO SAREBBE STATO CONSIGLIATO DA BEPPE GRILLO, COME SCRITTO NELLA BOZZA DEL LIBRO “L’USCIERE MALEDETTO DI PALAZZO VECCHIO APPENA PUBBLICATO È STATA SEQUESTRATA PRIMA DELLA PUBBLICAZIONE - LE ACCUSE E LE SOFFIATE DEDICATE QUASI QUOTIDIANAMENTE ALL’EX PREMIER, CHE LO HA DENUNCIATO PER STALKING
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Antonio Amorosi per www.affaritaliani.it
Lo sapevate che il ministro Alfonso Bonafede, in arte Dj Fofò, è stato il legale di Alessandro Maiorano, il principale accusatore di Matteo Renzi (l’affiancamento sarebbe stato direttamente consigliato dal leader maximo Beppe Grillo, quando il comico non aveva in simpatia il Pd)? E che la bozza del nuovo libro appena pubblicato, “L’usciere ‘maledetto’ di Palazzo Vecchio”, edizioni Albratos, del dipendente fiorentino che da anni ha aperto una guerra personale contro l’ex premier toscano, è stata sequestrata prima della pubblicazione? E’ quanto si apprende dalla presentazione dell’opera avvenuta due giorni fa all'hotel Baglioni di Firenze.
Maiorano, un passato da impiegato di Palazzo Vecchio, in piazza della Signoria, sede del Comune e un presente da accusatore indefesso di Renzi, ha cercato di condensare in uno scritto che con Affaritaliani abbiamo potuto leggere, la mole di accuse e soffiate, che negli anni ha dedicato quasi quotidianamente all’ex premier (il testo è a cura di Giorgio Riccardini).
Guerra ricambiata dal leader di Italia viva che dopo altre denunce qualche mese fa ha accusato Maiorano di stalking. Contro l’ex usciere è aperto un procedimento in tal senso.
“Ora l’attività di controllo di un cittadino sulla politica, quella di Maiorano su Renzi, è stata trasformata dalla Procura di Firenze in un’accusa di stalking”, spiega sorpreso l’avvocato Carlo Taormina che assiste Maiorano. “Devo dire che ormai la magistratura e la politica sono come due zoppi. Da sole non possono camminare. Ma vanno avanti insieme, tenendosi in equilibrio spalla a spalla e così procedono”. E’ questa la sintesi dell’avvocato.
Il libro è un canovaccio scritto in modo semplice e in prima persona, cotto e mangiato si potrebbe dire, delle avventure e disavventure personali di Maiorano. L’ex usciere racconta la sua storia personale passata e i motivi del suo carattere guascone e rompiscatole in salsa toscana, passando dalle disavventure giovanili con le istituzioni alle lotte ai soprusi quotidiani fino alla guerra aperta all’ex premier Pd.
Le esperienze del Maiorano pre-Renzi (l’usciere spiega nella prima parte del libro l’evoluzione della sua indole, dalle ingiustizie subite dai genitori all’indefessa passione di donatore anonimo che salva chi è in difficoltà economica) fanno comprendere facilmente perché sia scoccata la “scintilla”, chiamiamola così, per il più famoso Matteo fiorentino. Il carattere inquieto ma al tempo stesso semplice e dalle umili origini dell’uomo trapela da ogni riga iniziale fino a dar forma a un racconto più articolato delle gesta del “Giglio Magico” (il gruppo di potere cresciuto intorno a Renzi), le spese ardite quando l’ex premier era presidente della Provincia di Firenze, la presa del potere, il sodalizio con Marco Carrai, fino alle denunce contro i genitori, al centro di vari guai giudiziari.
In un continuo di critiche ma anche di contestazioni ai diversi procedimenti che gli sono stati aperti, in un batti e ribatti, il testo è un fluire di attacchi alla cerchia di politici, amici, faccendieri, fondazioni e apparati di Stato che secondo Maiorano hanno facilitato l’ascesa del leader toscano e creato quell’aura di protezione che ne ha permesso l’avvento sulla scena politica italiana.