ALLA SCALA È MEGLIO ANDARE CON L'ELMETTO – FUORIPROGRAMMA DURANTE LA PRIMA DEL “RATTO DEL SERRAGLIO” DI MOZART: UN CELLULARE È CADUTO DA UN PALCO, È RIMBALZATO E HA COLPITO UNO SPETTATORE SEDUTO IN PRIMA FILA, CHE HA URLATO “TI DENUNCIO” – QUANDO UNA MASCHERA HA PROVATO A RECUPERARE LO SMARTPHONE, IL MALCAPITATO HA RIBADITO: “LO CONSEGNERÒ SOLO AL PROPRIETARIO PRIMA DI DENUNCIARLO...”
-Estratto dell’articolo di Andrea Montanari per www.milano.repubblica.it
Fuori programma, per fortuna senza gravi conseguenze ieri sera alla Scala. Telefono cellulare cade da un palco da un altezza di diversi metri e colpisce uno spettatore seduto in prima fila, che reagisce: “Ti denuncio”. E quando durante l’intervallo una maschera del teatro ha provato a recuperare il telefonino, lo spettatore colpito ancora molto seccato ha risposto: “Lo consegnerò solo al proprietario prima di denunciarlo”.
E’ accaduto durante il secondo atto della prima di Die Entführung aus dem Serail (Il ratto dal serraglio) di Wolfgang Amadeus Mozart nella storica messa in scena con la regia di Giorgio Strehler e le scene di Luciano Damiani.
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Dalla stessa fila dei palchi alcuni spettatori guardavano in su incuriositi. All’inizio, qualcuno del pubblico ha pensato che si trattasse di una delle tante gag della fortunata regia di Strehler, che per farsi comprendere meglio dal pubblico, fa pronunciare ai cantanti alcune battute in italiano del libretto originaledel capolavoro di Mozart che è in tedesco.
Qualche sguardo sorpreso anche tra i musicisti nella buca dell’orchestra, che in quel momento non stavano suonando. La recita, però, è andata avanti regolarmente. Alla fine, grande successo per tutto il cast dell’opera e in particolare per il giovane direttore Thomas Guggeis al debutto alla Scala, che è stato accolto da calorosi applausi ad ogni ingresso nella buca dell’orchestra e alla fine da un vera e propria ovazione. [...]
Non è la prima volta che al Piermarini accadono incidenti di questo tipo. Durante una serata di gala cadde in platea perfino un bracciale tempestato di brillanti, che fu poi recuperato da una maschera, che ricevette una lauta mancia dalla facoltosa proprietaria.
Per quanto riguarda i telefoni cellulari, fece scalpore quando durante un recital il pianista e direttore Daniel Barenboim smise di suonare perché infastidito dal flash di un telefonino di una spettatrice che scattava fotografie durante un concerto e reagì così: “Signorina, lei è una maleducata”.
Mentre il direttore musicale della Scala Riccardo Chailly reagì con spirito quando un cellulare suonò proprio durante l’esecuzione dello struggente coro “Patria oppressa” dal Macbeth di Verdi. Si rivolse allo spettatore con queste parole: “Risponda pure, noi riprendiamo dopo”.