SCAPPA VIA DALLA CIOCIARIA! – A BOVILLE, VICINO FROSINONE, DUE SPOSINI HANNO FESTEGGIATO IL LORO MATRIMONIO IN UN RISTORANTE E POI SONO SCAPPATI IN GERMANIA SENZA PAGARE IL CONTO DA 8 MILA E 800 EURO – IL PROPRIETARIO DEL LOCALE: “COME VEDONO IL NUMERO RIFIUTANO LA TELEFONATA. AI MESSAGGI NON RISPONDONO. LUI MI HA DETTO CHE SAREBBE PASSATO IL GIORNO DOPO A SALDARE. LO SPOSO FA IL CARROZZIERE, LAVORA 4 ORE E LA SERA È SPESSO UBRIACO. PER LUI È LA TERZA MOGLIE..."

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Estratto dell’articolo di Aldo Simoni per www.corriere.it

 

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Dopo il banchetto di nozze hanno fatto le valigie e sono partiti per la luna di miele, senza pagare il conto. «Un conto di 8 mila e 800 euro – precisa Enzo Fabrizi, titolare del ristorante La Rotonda, a Boville (Frosinone) -. Mi hanno versato solo l’acconto (3.300 euro) e sono spariti. E pensare che ho pensato a tutto io: fiori, musica, Siae. Solo l’addobbo mi è costato 400 euro».

 

Ma lei come ha conosciuto questa coppia?

«Lo sposo, che abita a Ferentino ma fa il carrozziere a Ceccano, mi è stato presentato da un amico che conosco da vent’anni. Un disabile, in carrozzella, che spesso viene a pranzo qui e con cui, nel tempo, è nata una certa amicizia».

 

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E il suo amico sa dove oggi sono gli sposi?

«No, sa solo che sono in Germania, perché la sposa è di origini tedesche (pur lavorando a Roma). Ma come vedono il numero, sia lui che lei, rifiutano la telefonata. Ai messaggi non rispondono mai. Ma credo che oggi abbiano anche cambiato scheda telefonica, perché una volta fatto il numero, cade subito la linea. L’unica cosa che so è che lo sposo fa il carrozziere a Ceccano: lavora 4 ore, poi gioca col telefonino e la sera è spesso ubriaco. Questa, per lui, è la terza moglie».

 

E allora come ha fatto a fidarsi?

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«Mi sono fidato perché il mio amico è sempre stato di parola. Una persona seria. Mi aveva rassicurato dicendo che il padre della sposa lavora in banca, in Germania. Insomma, che è una famiglia benestante. Quando il papà di lei si è seduto a tavola, al banchetto (perché dalla Germania sono venuti una decina di invitati) mi sono avvicinato per conoscerlo, ma parlava in tedesco e, non comprendendo la lingua, ho desistito».

 

Quando sono venuti a prenotare il pranzo?

«Venne lo sposo, sette mesi fa, e, subito dopo, è tornato con la ragazza per provare il pranzo. Hanno chiesto solo pesce, e li ho accontentati. Un pranzo da 90 euro a persona, per circa 80 invitati».

 

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E la cerimonia?

«La cerimonia si è svolta tutta qui: mi hanno fatto arredare una specie di altare a disposizione di un prete venuto dalla Germania. Ma il rito è stato civile. Ed è stato celebrato, alle 11, a bordo piscina. Subito dopo gli invitati, quasi tutti di Ferentino e una decina di tedeschi, si sono seduti a tavola ed è iniziato il pranzo. Hanno mangiato, ballato, bevuto a volontà. Se ne sono andati alle 22, ma erano quasi tutti ubriachi».

 

E lei, prima che lo sposo andasse via, non ha chiesto di saldare il conto?

«Certo, l’ho avvicinato e l’ho fatto entrare nel mio ufficio. Abbiamo fatto i conteggi e lui mi ha dato la mano dicendomi che sarebbe passato il giorno dopo a saldare. Il giorno dopo, invece, ha preso l’aereo per la Germania».  […]