SCATTO D'IVA - LA PROCURA DI MANTOVA CHIEDE IL RINVIO A GIUDIZIO DI EMMA MARCEGAGLIA CON L'ACCUSA DI EVASO L'IVA PER 800 MILA EURO - SI TRATTA DI FATTURE EMESSE DA UN'ALTRA SOCIETÀ, LA “ALBA TECH SRL” CON SEDE A CHIOGGIA, A FAVORE DELLA SOCIETÀ “ALBARELLA SRL”, DI CUI È LEGALE RAPPRESENTANTE L'EX PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA…
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La Procura di Mantova ha indagato l'imprenditrice Emma Marcegaglia per aver evaso l'Iva e ne ha chiesto il rinvio a giudizio. Lo scrive la Gazzetta di Mantova. Secondo il quotidiano, Marcegaglia è accusata di non aver versato l'Iva per 800 mila euro in relazione a fatture emesse da un'altra società, la Alba Tech srl con sede a Chioggia, a favore della società Albarella srl con sede a Gazoldo degli Ippoliti, di cui è legale rappresentante l'imprenditrice mantovana.
Le fatture si riferirebbero a lavori di pulizia e depurazione eseguiti sull'isola di Albarella dalla stessa Alba Tech nel 2007, una società che - secondo le accuse - mancherebbe di attrezzature, capitali e beni strumentali. L'accusa della Procura si basa su un'indagine della Guardia di Finanza che ha riguardato le dichiarazione dei redditi dell'imprenditrice dal 2015 al 2018. «Siamo in grado di dimostrare che le accuse formulate nei confronti di Emma Marcegaglia, riferite ad un solo appalto, sono infondate. Per la Guardia di Finanza e l'Agenzia delle entrate è tutto regolare», ha replicato Sergio Genovesi, legale dell'ex presidente di Confindustria.