SCAZZI TRA ANTI-PUTINIANI - IL GRUPPO PUNK RUSSO "PUSSY RIOT" (NON SIMPATIZZANTE DI "MAD VLAD") SI È SCHIERATO CONTRO L'UCRAINA PER AVER BANDITO GLI ARTISTI RUSSI, INVITANDO LA COMUNITÀ ARTISTICA A RIBELLARSI: "LE DECISIONI DELLE ISTITUZIONI CULTURALI DI KIEV DI TAGLIARE LE OPERE DI SCRITTORI RUSSI SONO SEMPLICEMENTE STUPIDE. DOVREMMO ESSERE UNITI TUTTI PER COSTRUIRE UNA COMUNITÀ CONTRARIA ALLA GUERRA"
-Da "La Stampa"
Le decisioni delle istituzioni culturali di Kiev di tagliare le opere di artisti e scrittori russi sono «semplicemente stupide». Ad affermarlo è un membro del gruppo di protesta punk russo Pussy Riot, che ha invitato la comunità artistica a ribellarsi contro la scelta «ora a un livello che nessuno di noi ha mai visto prima».
Maria «Masha» Alyokhina, uno dei membri fondatori delle Pussy Riot, ha risposto così ai provvedimenti decisi dal parlamento ucraino, che ha messo al bando l'opera di autori russi.
Al divieto di Kiev se ne sono aggiunti altri. Tra questi, ad esempio, l'Orchestra Filarmonica di Cardiff ha eliminato dal suo programma brani del compositore Tchaikovsky, la Royal Opera House ha eliminato il balletto del Bolshoi dalla sua stagione estiva, un'università italiana che ha cancellato le lezioni su Dostoevskij e Netflix che ha messo in pausa un adattamento di Anna Karenina.
«Penso sia semplicemente stupido», dice Alyokhina. «Non è Tchaikovsky che ha invaso l'Ucraina. Non vi è nessun senso nel bandire Tchaikovsky, ma ce ne sarà nel sanzionare e non acquistare più petrolio e gas».
Ha aggiunto che, come artista russa che si esibisce in Europa, non ha mai fatto esperienza di russofobia prima della guerra. «È semplicemente irrilevante. Dovremmo essere uniti tutti per costruire una comunità contraria alla guerra».