SCHIANTO SULLA SALARIA: LA MOTO ESPLODE E MUORE CARBONIZZATO IL BROKER MASSIMO BOCHICCHIO CHE AVEVA TRUFFATO CONTE E LIPPI: CON LUI SE NE VANNO QUEI SEGRETI INCONFESSABILI CHE POTEVANO FAR TREMARE I PALAZZI ROMANI - IL BROKER ERA AGLI ARRESTI DOMICILIARI, DOMANI ERA ATTESO DALL'UDIENZA IN TRIBUNALE. ERA ACCUSATO DI AVER SOTTRATTO OLTRE 70 MILIONI DI EURO AI SUOI CLIENTI - DOVRANNO ESSERE ACCERTATE LE CAUSE DELLA MORTE, PER ESCLUDERE TUTTE LE IPOTESI CHE...
Andrea Ossino per roma.repubblica.it
Massimo Bochicchio è morto in un incidente stradale. La sua moto è esplosa dopo lo schianto contro il muro dell’aeroporto dell’Urbe. La corsa del broker dei vip si è interrotta questa mattina, intorno alle 11,30, in via Salaria, a due giorni dalla terza udienza del processo nato dalle denuncia delle 34 vittime, 34 persone a cui aveva promesso di far lievitare il denaro prima di sparire.
C’è l’allenatore Marcello Lippi, il calciatore Stephan El Shaarawy e l’ex Patrice Evrà. E ancora i procuratori Federico Pastorello e Luca Bascherini. E poi mister Antonio Conte e il fratello Daniele. È lungo l’elenco delle persone che attendevano di essere risarcite.
Il numero delle vittime non è chiaro, visto che non tutte le persone raggirate da Massimo Bochicchio hanno intenzione di far accendere i fari della finanza sui propri capitali. Neanche la cifra sottratta dal broker dei vip è ben definita, sicuramente superiore ai 70 milioni di euro, il denaro che è stato sequestrato. Di certo c’era solo il processo che Bochicchio avrebbe dovuto affrontare. Adesso non più.
Arrestato a Giacarta dagli uomini dell’Interpol che avevano seguito le sue tracce tra Hong Kong e Singapore, Bochicchio era agli arresti domiciliari. E si trovava fuori da casa dopo aver ottenuto un permesso. Secondo i primi accertamenti della polizia locale avrebbe perso il controllo del mezzo schiantandosi contro un muro.
“La moto è esplosa”, rivela un testimone. “Dal rumore sembrava un Bmw”, dice un altro. Prima l’impatto, poi le fiamme, hanno reso impossibile per diverse ore identificare la vittima, di cui dovranno essere accertate le cause della morte, per escludere tutte le ipotesi che ronzano inevitabilmente intorno alle vittime del broker e agli investigatori.