SCHOLZ SOTTO ATTACCO – IL CANCELLIERE TEDESCO È NELLA BUFERA DOPO LA DIFFUSIONE, DA PARTE DEI RUSSI, DELLE INTERCETTAZIONI DI ALTI UFFICIALI TEDESCHI CHE DISCUTONO DEI MISSILI TAURUS – NELLE CONVERSAZIONI, I MILITARI SMENTISCONO LA TESI DI SCHOLZ PER NEGARE I RAZZI ALL'UCRAINA: “PER LANCIARLI NON SERVONO SOLDATI TEDESCHI SUL TERRENO” – LE OPPOSIZIONI ATTACCANO: “DA QUANTO TEMPO IL CANCELLIERE SA CHE L'ESERCITO È SPIATO?” – MOSCA NE APPROFITTA: “LE INTERCETTAZIONI MOSTRANO IL COINVOLGIMENTO DIRETTO DELL’OCCIDENTE IN UCRAINA”
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1 - MOSCA CONVOCA AMBASCIATORE TEDESCO SU CONVERSAZIONI SEGRETE
(ANSA) - Il ministero degli Esteri russo ha convocato l'ambasciatore tedesco a Mosca, Alexander Lambsdorff, sulla vicenda della conversazione segreta fra militari tedeschi intercettata, in cui si parlava di potenziali attacchi al ponte russo in Crimea. Lo scrive l'agenzia Tass, che cita una fonte.
2 - CREMLINO, COINVOLGIMENTO DIRETTO DELL'OCCIDENTE IN UCRAINA
(ANSA) - Le conversazioni intercettate degli ufficiali tedeschi mostrano il coinvolgimento diretto dell'Occidente nel conflitto in Ucraina. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalle agenzie russe. (ANSA).
3 - L’ESERCITO SPIATO E LE INCHIESTE, SCHOLZ NELL’INCUBO DEI MISSILI
Estratto dell’articolo di Mara Gergolet per il “Corriere della Sera”
Chi sta spiando la Luftwaffe? E, soprattutto, da quanto tempo? Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha ordinato un’inchiesta interna dopo la diffusione sul social russo Telegram delle intercettazioni di alti ufficiali tedeschi, mentre discutono dei missili a lungo raggio Taurus.
Nell’audio – una gravissima breccia nella sicurezza – si sente il capo dell’aeronautica tedesca, il generale Ingo Gerhartz che prepara un briefing per il ministro della Difesa Boris Pistorius, insieme ai sottoposti collegati sulla piattaforma Webex. Trentotto minuti di audio, dove i militari sembrano però smentire il cancelliere Scholz: i motivi tecnici per rifiutare i Taurus agli ucraini, quelli addotti da Scholz, quasi non esistono.
Un nuovo grattacapo per il cancelliere. L’opposizione Cdu-Csu prende la palla al balzo e chiede che lui riferisca in parlamento: «Da quanto tempo è a conoscenza della breccia — domandano —, che cosa ha fatto finora?».
Una pessima chiusa della settimana per il cancelliere, iniziata con la lite quasi pubblica con Macron, proseguita irritando gli alleati sui Taurus e finita nell’affaire delle intercettazioni.
[…] Lunedì, prima di recarsi al vertice sull’Ucraina, Scholz spiega — nel modo più netto finora — perché non darà i Taurus a Kiev. I missili sono molto avanzati, in grado di colpire la Crimea e arrivare quasi fino a Mosca. Ma, argomenta Scholz, per puntarli servirebbero soldati tedeschi sul terreno: e quel che è possibile fare in Francia e Gran Bretagna, non è consentito dalla Costituzione tedesca.
La priorità, prosegue, è evitare l’escalation con la Russia, e che nessun soldato tedesco sia coinvolto nella guerra in Ucraina. Non solo. Alla proposta di Macron d’inviare soldati Nato in Ucraina, risponde due giorni postando un video. Con me cancelliere, rassicura i tedeschi, non succederà, «vi potete fidare».
Lo scontro Scholz-Macron, definito dalla stampa tedesca un «disastro, la fiera delle vanità di due primi della classe accecati dalla rivalità in un momento delicatissimo», si è rivelato il danno minore. È sui Taurus che Scholz ha scavato una voragine. Sostenendo che Berlino non può fare quel che fanno i francesi e i britannici, ha di fatto affermato che truppe speciali anglo-francesi sono già sul terreno, facendo infuriare, oltre Parigi, anche Londra. «Dichiarazioni incompetenti, non professionali e false», ha detto l’ex ministro della Difesa britannico Ben Wallace.
Poi sono arrivate le intercettazioni. Tra i molti dettagli emersi, il generale Gerhartz dice ai sottoposti che gli ucraini sono già in grado di utilizzare i Taurus da soli, senza i tedeschi. «Dobbiamo partire dal presupposto di ciò che gli ucraini fanno ormai da un po’». E facendo riferimento al ruolo degli Stati Uniti, aggiunge che ci sono comunque «molte persone con accento americano che girano in abiti civili».
La propaganda russa — dopo aver confezionato il leak — l’ha cavalcato per la propria propaganda. Il redivivo Medvedev ha tuonato: «La Germania si prepara a entrare in guerra». Non a caso Pistorius ha replicato che le intercettazioni sono un atto della «guerra ibrida».
Resta una domanda: perché questo ostinato rifiuto di Scholz sui Taurus? Che, per inciso, sono stati venduti – in un carico da 260 pezzi – ai sudcoreani. Una profonda sfiducia negli ucraini? Qualche considerazione di altro tipo, magari concordata con gli americani, in una fase della guerra molto accelerata e dove forse vengono attivati anche canali sotterranei?
Si può anche pensare, più semplicemente, che Scholz abbia fatto una scommessa politica. Debolissimo nei sondaggi, il cancelliere lotta per la sopravvivenza. E avrebbe, sostengono voci dentro la Spd, giocato la carta della pace. […]
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