A SCUOLA DI CAOS – COSA SUCCEDERÀ NELLE SCUOLE DAL 20 AL 23 DICEMBRE? GLI ISTITUTI POTREBBERO TROVARSI SENZA INSEGNANTI E BIDELLI, SOPRATTUTTO IN VENETO, LOMBARDIA E PIEMONTE: MIGLIAIA DI PERSONE TORNERANNO A CASA AL SUD PRIMA DEL BLOCCO DEGLI SPOSTAMENTI. E I SUPPLENTI NON CI SONO
-Lorena Loiacono per www.leggo.it
Chiudono prima le Regioni, il 21 dicembre, e poi solo dopo chiudono le scuole, il 22 o il 23. Che cosa significa? Calendario alla mano, significa che ci sono 3 giorni in cui gli istituti potrebbero ritrovarsi senza docenti e, soprattutto, senza il personale ata, vale a dire gli amministrativi e i bidelli importantissimi per la vigilanza e la pulizia contro il Covid.
Un caos a cui potrebbero andare incontro le regioni del Nord, prime fra tutte Veneto, Lombardia e Piemonte dove lavora buona parte dei docenti e dei bidelli che hanno lasciato il Sud.
Migliaia di persone che, a ridosso del Natale, vorranno tornare a casa, nella provincia di origine, per rivedere i parenti, e lo faranno prima del blocco: entro il fine settimana del 18 dicembre. Non si tratta solo di fuori sede con la residenza da raggiungere ma anche di famiglie in attesa delle feste per tornare a casa.
Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha già lanciato l'allarme: «Rischiamo di rivivere quello che successe nella notte fra il 7 e l'8 marzo» quando partirono per il Sud treni sovraffollati.
Intanto il fine settimana del 20 dicembre sulle autostrade è da bollino nero, la tratta ferroviaria Milano-Bari è praticamente esaurita per la settimana che precede il Natale mentre le prenotazioni per Alitalia, tra il 14 e il 20 dicembre, sono cresciute del 50%.
Se l'esodo tanto temuto dovesse verificarsi, sarebbero guai per la scuola visto che quest'anno non si trovano supplenti né per docenti né per i bidelli e gli istituti resterebbero scoperti dal 21 dicembre, per tre giorni, e forse anche al rientro in classe del 7 gennaio visto che il blocco degli spostamenti si chiude il 6.
Le stesse Regioni del Sud stanno cercando di arginare gli effetti dell'esodo prenatalizio: in Sicilia il governatore Musumeci sta prevedendo tamponi a tappeto negli aeroporti e drive in per chi arriva in auto, in pullman o in treno. In Puglia il presidente Emiliano, con l'ordinanza 44, ha stabilito nuove zone arancioni in 20 comuni delle zone di Foggia, Bari, Andria e Barletta mentre in Molise è prevista una quarantena di 10 giorni per chi rientra da fuori regione.