SE GLI AUMENTI ARRIVANO FINO AL VINO, SIAMO DAVVERO SPACCIATI - LE IMPRESE DEL VETRO HANNO COMUNICATO AI VITICOLTORI CHE NON GARANTISCONO PIÙ LA FORNITURA DI BOTTIGLIE, ANNUNCIANDO MODIFICHE UNILATERALI AI CONTRATTI CON AUMENTI NELL'ORDINE DEL 15% IN AGGIUNTA AL +15% DI FINE 2021 - NON CI SONO PIÙ I MARGINI PER LAVORARE, COSÌ È INEVITABILE CHE LE AZIENDE DEL VINO RICORRANO AD AUMENTI DEI LISTINI. CHE PERÒ RISCHIANO DI CATAPULTARE FUORI MERCATO IL VINO ITALIANO NEL MONDO…
-Da “La Stampa”
Le imprese del vetro comunicano ai produttori di vino che non garantiscono più la fornitura di bottiglie e annunciano modifiche unilaterali ai contratti con aumenti nell'ordine del 15% in aggiunta al +15% di fine 2021.
Lo stesso vale per le forniture di carta, cartoni, gabbiette di alluminio per gli spumanti. L'allarme arriva dall'Unione italiana vini (Uiv) dopo il tavolo internazionale con oltre 70 aziende del settore.
È inevitabile, secondo Uiv, che le aziende del vino ricorrano ad aumenti dei listini che però rischiano di catapultare fuori mercato il vino italiano nel mondo. Secondo il consigliere Uiv e coordinatore del Tavolo, Alessandro Botter, «le principali imprese del Prosecco hanno deciso di scrivere a tutti i clienti comunicando un aumento percentuale in doppia cifra sul prezzo delle proprie bottiglie a partire da aprile, perché non ci sono più i margini per riuscire a lavorare».