SE LE AZZORRE VI SEMBRANO UN POSTO MISTERIOSO, ASPETTATE DI VEDERE COME ANDAVANO VESTITE LE DONNE FINO AGLI ANNI ’30: LE SIGNORE NON USCIVANO DI CASA SENZA IL “CAPOTE” UNA SORTA DI ENORME CAPPUCCIO CHE NASCONDEVA IL VISO TRASFORMANDOLE IN FIGURE INQUIETANTI – L’INDUMENTO VENIVA TRAMANDATO DI MADRE IN FIGLIA E AVEVA UN RUOLO IMPORTANTE NELL’ECONOMIA DELL’ISOLA VISTO CHE ERA FATTO DI OSSA DI BALENA E…
-DAGONEWS
Le Azzorre sono un arcipelago composto da nove isole vulcaniche nell'Oceano Atlantico settentrionale. Se vi sembra un luogo remoto e misterioso, aspettare di vedere i loro abiti tradizionali.
Il cappuccio delle Azzorre (in portoghese "Capote e Capelo") è un indumento tradizionale indossato fino agli anni '30. Il grande mantello copriva la donna mentre un cono sopra il capo ne celava il profilo.
Nessuno conosce la vera origine del cappuccio, ma alcuni pensano che sia stato portato dai coloni fiamminghi. Durante il XV e il XVI secolo, fiamminghi, genovesi, britannici e francesi si unirono al popolo del Portogallo per stabilirsi nelle isole Azzorre.
Secondo Joana Avila, il cappuccio delle Azzorre era tramandato da madre in figlia e aveva anche un ruolo non di poco conto nelle due attività economiche, portate dai coloni sull’isola. Era di un blu intenso dato dal guado ed era modellato con ossa di balena.
Le tintorie divennero uno dei pilastri dell'economia delle Azzorre. Nel XVI e XVII secolo, il guado iniziò a essere spedito alle tintorie nelle lontane Fiandre. Anche la caccia alle balene aveva un ruolo centrale nell'economia delle isole. Il primo documento sulla cattura delle balene nelle acque delle Azzorre risale al XVI secolo e la presenza di balenieri inglesi venne documentata nel XVIII secolo.
È interessante notare che negli anni '80 le Azzorre hanno convertito la caccia alle balene in un lavoro di osservazione e ricerca sui cetacei, nonostante l’iniziale resistenza dei locali.