SE IL GRADO DI CIVILTÀ DI UN PAESE SI MISURA DALLE CONDIZIONI DELLE SUE CARCERI, L’ITALIA È MESSA MALE - UN 28ENNE TUNISINO, DETENUTO NELLA CASA CIRCONDARIALE DI IVREA, SI È ARRAMPICATO SUL MURO ESTERNO DEL CORTILE PER CHIEDERE DI ESSERE ESPULSO PER TORNARE NEL SUO PAESE D’ORIGINE – LA STRUTTURA ERA GIA’ FINITA AL CENTRO DI UN'INCHIESTA DOPO CHE 45 PERSONE (TRA AGENTI DI CUSTODIA, EDUCATORI, MEDICI E DUE DIRETTORI DELLA STRUTTURA) SONO STATE INDAGATE PER 15 EPISODI DI VIOLENZE E TORTURE NEI CONFRONTI DI DETENUTI…

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CARCERE DI IVREA

(ANSA) - Si arrampica sul muro esterno del cortile del carcere per chiedere di poter tornare nel proprio paese: è successo ieri nella casa circondariale di Ivrea (Torino) e protagonista è stato un detenuto tunisino di 28 anni. A darne notizia l'Osapp, l'Organizzazione sindacale autonoma della polizia penitenziaria.

 

Il giovane ha intrapreso un atto di protesta arrampicandosi sul muro del cortile "passeggi" per chiedere l'espulsione verso il suo Paese d'origine. Dopo una trattativa che è durata oltre due ore, il detenuto è infine sceso. "Si tratta di un individuo recidivo per atti turbativi dell'ordine e della sicurezza, arrivato nel carcere di Ivrea solo sei giorni fa da un altro istituto penitenziario per comportamenti simili" segnala il sindacato.

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