Giordano Tedoldi per “Libero quotidiano”
Questa notte ci sarà la "Superluna", ancora più grande e splendente di quelle avvistate nei mesi scorsi. Il fenomeno è dovuto al fatto che il nostro satellite sarà simultaneamente in fase di luna piena e al perigeo, che è il punto più vicino alla Terra nel corso della sua orbita ellittica (la Luna si troverà rispetto alla Terra a 356.908 km di distanza contro quella media di 384.400).
Precisamente il perigeo avrà inizio alle ore 20 e 10 di questa sera, circa otto ore prima della luna piena prevista per le 4 e 35 della notte di mercoledì. In questo lasso di tempo la Luna apparirà sia più grande di circa il 12% sia più luminosa di circa il 30%, fenomeni più facilmente osservabili, anche a occhio nudo, grazie ai cieli ora insolitamente limpidi anche nelle grandi città, e all' alta pressione.
Ma una luna grandiosa e luminosissima, oltre a costituire un sensazionale evento astronomico e un imperdibile spettacolo, ha anche alimentato numerosi miti e leggende circa la sua influenza sulla Terra e sugli uomini. La scienza, grazie a Newton, ci ha spiegato l' influsso delle fasi lunari sulle maree, per via del sommarsi dell' attrazione gravitazionale lunare e solare sulle masse d' acqua che vengono trascinate verso i due astri, ma la Superluna ha prodotto anche credenze molto meno attendibili, come quella dei lupi mannari, degli attacchi epilettici e degli accessi periodici di follia da cui il termine "lunatico".
Nessun nesso In realtà i numerosi studi scientifici che hanno tentato di trovare un nesso tra la luna piena o la Superluna e certe manifestazioni patologiche del comportamento o dell' organismo umano (ad es. parti prematuri, infarti, morti, suicidi, violenza, ricoveri psichiatrici o attacchi epilettici) non hanno potuto concludere nulla.
Nonostante l' incombere suggestivo della Superluna, questi eventi non diventano più frequenti. Tuttavia un dato scientificamente sostenibile c' è, ma perlopiù relativo a tempi in cui mancava un' efficiente e diffusa illuminazione artificiale, ed è il rapporto tra la maggiore luminosità della Luna e l' insonnia.
A causa di questa insonnia, si sarebbero potuti manifestare comportamenti aberranti, dai quali la persistente cattiva fama del nostro satellite, già evidente nell' Otello di Shakespeare, dove il moro di Venezia dà la colpa di orribili assassinii «all' errare della Luna, che si fa più vicina alla Terra del consueto, e rende folli gli uomini».
E nella decadentissima "Salomè" di Oscar Wilde (poi messa in musica da Richard Strauss) tutti i misfatti che presto avverranno in scena, tra cui la truce decapitazione di Giovanni Battista, sono sapientemente introdotti con il riferimento a una sensazionale luna piena: «Guarda la luna, che aspetto strano, sembra una donna che s' alza dalla tomba».
Provato è anche l' effetto della luna piena su alcuni animali: i leoni, che di solito cacciano di notte, sono disturbati dal chiarore lunare e nelle fasi di luna piena preferiscono cacciare anche il giorno seguente, per compensare il magro bottino ottenuto nella notte sfortunata. Ma allora, a parte l' effetto sulle maree, la Superluna è solo un bello spettacolo, privo di poteri mistici e profondi? Secondo la scienza, sì, ma non si può impedire alla sensibilità di chiunque di venire esaltata, eccitata o anche depressa dalla sua visione.
Amuleti e fertilità C' è chi intraprende un' azione particolarmente importante e delicata solo in fase di luna crescente (amuleti a forma di luna crescente erano già usati dagli antichi Greci e Romani per favorire la fertilità e aiutare il parto) e, di conseguenza, evita di impegnarsi in maniera importante durante la luna calante; mentre decisamente priva di fondamento è la credenza, molto viva in passato, di un rapporto tra la Luna e le mestruazioni, anche se c' è un legame etimologico: Luna in greco si diceva "mene", da cui anche "menos", cioè mese e quindi mestruale col significato di "cadenza mensile".
Forse però la cosa migliore sarà mettere da parte licantropi, maledizioni, attacchi di pazzia e fanciulle pallide che risorgono dalla tomba, per osservare la Superluna come un incredibile fenomeno cosmico, qualcosa che ci faccia avvertire che anche in questo periodo di mestizia e dolore le grandi sfere dell' universo continuano il loro gioco armonioso e regolare e, come scriveva l' astronomo greco Tolomeo (II sec. d.C.), osservarle fa quasi credere di essere in cielo a consumare ambrosia e nettare in compagnia degli dèi, gli immortali.
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