SE I PARENTI SONO SERPENTI, MEGLIO DARSI ALL’IPPICA – A 94 ANNI LA REGINA ELISABETTA, ESILIATA A WINDSOR, NON HA TRASCORSO UNA SOLA GIORNATA SENZA DEDICARSI AI SUOI CAVALLI, GLI UNICI CHE NON LE DANNO DISPIACERI – IN QUESTA QUARANTENA OGNI MATTINA HA INFORCATO GLI STIVALI ED È MONTATA IN SELLA PER UNA PASSEGGIATA SU UNO DEI SUOI DESTRIERI CHE HA FATTO BATTEZZARE - QUANDO È SCOPPIATA LA PANDEMIA HA PERMESSO CHE…
-Miriam Romano per “Libero quotidiano”
È come se lì l' incanto non si fosse mai rotto. L' emergenza Covid, i malati, i medici disperati in corsia, come non ci fossero stati. La tenuta sterminata, la foschia inglese, gli alberi secolari. La regina Elisabetta e i suoi cavalli. La regina inglese e i suoi novantaquattro anni che sfuggono alle intemperie del tempo. Con il suo foulard intrecciato al collo, la schiena dritta come una tavola levigata, le mani sicure stringono le redini. A suo agio, leggera, elegante.
Non c' è stato un giorno per lei in questa quarantena, dicono i giornali inglesi, che abbia rinunciato ad andare a cavallo. Il suo hobby preferito. La sua valvola di sfogo.
Accarezza la criniera del suo destriero, monta in sella con agilità e cavalca come fosse la cosa più semplice del mondo. Le immagini della regina e dei suoi cavalli hanno fatto il giro del mondo. Da far invidia l' eleganza, da far invidia il portamento, da far invidia la forma fisica. Nel suo incredibile castello a Windsor, dove si è ritirata per l' isolamento forzato, con una corte ridotta a circa una ventina di persone, ha rinunciato a impegni e svaghi, si è cimentata in dirette sul web e riunioni in streaming. Ma si è tenuta stretta i cavalli.
Di loro non ha voluto far a meno. Tanto che vederla in sella fa pensare che forse stia tutto lì il segreto dei suoi anni ben portati. Il segreto di una vita lunga e senza le grane di salute che impestano chi si spinge così in là con l' età.
Nel bel mezzo della quarantena, ad aprile, ha pure compiuto gli anni, 94 dicevamo. E giustamente per la sua salute, non ha voluto saperne di uscire in questo periodo per non incorrere in rischi di contagio, si è barricata nella sua residenza, insieme ai cavalli.
Rinuncia persino ai suoi abiti, ad esibire le sue gonne inamidate, per cavalcare.
Quando è in sella, e solo quando è in sella, la regina si concede di indossare i pantaloni e gli stivali in pelle. Via i vezzosi cappellini delle occasioni ufficiali e le decolté.
LI HA BATTEZZATI Per lei, d' altronde, i cavalli sono una faccenda alquanto seria. Ha battezzato lei stessa i quattro animali che traino le sue carrozze, Tyrone, Claudia, Rui e St. Ives.
Non si è trattato di un vezzo regale, la volontà di metter becco un po' dovunque, ma è lei stessa a prendersene cura di persona. Si può dire che si trovano in buone mani, perché la regina è considerata una delle allevatrici migliori al mondo.
È un amore di lunga data che percorre quasi un secolo intero. Ad andare a cavallo la sovrana ha imparato da piccola, quando aveva solo 4 anni. Suo padre, re Giorgio, le aveva regalato un pony, Peggy.
È da Peggy che è nato tutto. Ha sempre avuto cavalli al suo fianco. Ha sempre cavalcato e passeggiato insieme a loro. Ed è persino una delle più esperte di cavalli del Regno Unito. Tutte le mattine sfoglia il Racing Post, il quotidiano di riferimento dei patiti dell' ippica, prima di prendere tra le mani qualsiasi altro giornale o rotocalco.
Alleva trenta purosangue e ha vinto tutte le principali corse della Gran Bretagna.
Non che i soldi in fatto di passioni centrino sempre qualcosa. Ma che lo stalliere dei cavalli della regina sia uno degli uomini più pagati della corte regale inglese, dice più di qualcosa sul conto del legame tra la sovrana e i quadrupedi. Con uno stipendio di 22mila euro al mese, l' assistente della regina non può sgarrare in nulla.
Inoltre, e la notizia è rimbalzata pure sui social di tutto il mondo, prima ancora di mettersi in quarantena con il marito Filippo, la regina ha pensato ai suoi cavalli. La sua prima premura in questi mesi, infatti, ancora antecedente alla salute propria, è stata rivolta ai cavalli. Ha ordinato il loro trasferimento dalle scuderie reali di Buckingham Palace a un luogo più sicuro: il palazzo di Hampton Court, fuori Londra, luogo incantato che fu la residenza di Enrico VIII e non è abitato dalla famiglia reale dal XVIII secolo. Insomma si può dire che ha donato un palazzo intero ai suoi destrieri.