IL SEGRETO DELLA SALVEZZA È NELLE MANI DELL'ISLAM – UNO STUDIO RIVELA CHE SE IN GRAN BRETAGNA LE MINORANZE DI COLORE SONO TRA LE PIÙ COLPITE DAL CORONAVIRUS, L’INFEZIONE HA INVECE RISPARMIATO I MUSULMANI. COME MAI? OLTRE A UN’ETÀ MEDIA INFERIORE E UN ALTO NUMERO DI INATTIVI CHE NON SI SPOSTA PER ANDARE A LAVORO, I SEGUACI DI ALLAH HANNO L’ABITUDINE DI LAVARSI LE MANI CINQUE VOLTE AL GIORNO PERCHE'...
-DAGONEWS
In Gran Bretagna le aree con minoranze etniche costituiscono più di tre quarti dei focalai di coronavirus. Ma se questo fa emergere come le minoranze sono le più colpite c'è il dato sui musulmani che fa riflettere.
Secondo uno del professor Richard Webber, dell'Università di Newcastle, in città come Blackburn, Bradford, Luton, Rochdale e Rotherham, il contagio è stato contenuto e sono aree dove abitano per la maggior parte comunità musulmane. Un dato che suggerisce come alcune abitudini, come lavarsi le mani regolarmente prima della preghiera o l’età media inferiore o il fatto che una donna musulmana su tre non lavori, rende la comunità meno esposta al COVID-19.
Un esempio è Tower Hamlets, nel centro di Londra, che ha più di un terzo di residenti musulmani: nonostante sia circondato da zone in cui il coronavirus è esploso con violenza, a Tower Hamlets si sono registrati 548 casi di COVID-19, rispetto agli 859 della vicina Newham e i 1.075 di Southwark. Entrambi i distretti hanno un'alta percentuale di minoranze etniche, ma ci sono meno musulmani rispetto ai Tower Hamlets.
Le statistiche mostrano che solo quattro delle aree con una percentuale maggiore di musulmani compaiono anche nell'elenco delle zone colpite da COVID-19. Queste sono Newham, Birmingham, Brent ed Ealing. Un dato riscontrabile anche in vari quartieri di Londra e Manchester, Luton, Bradford, Slough e Leicester.
Phillips ha aggiunto: «Da questa rilevazione emerge un dato. Se una delle strategie per fermare la trasmissione del virus è il lavaggio delle mani, una comunità i cui membri lo fa cinque volte al giorno prima della preghiera ha qualcosa da insegnarci. Inoltre tra i musulmani il 40% è inattivo - e quindi non utilizza regolarmente i trasporti pubblici, per esempio – e questo ci dice quanto sia importante il distanziamento sociale». Nonostante, dunque, le minoranze etniche siano le più colpite dal coronavirus, lo stile di vita dei musulmani può “proteggerli” dall’infezione.