UNO SGUARDO SUL ‘900 – LE STRAORDINARIE IMMAGINI DI GIORGIO LOTTI E QUELLO SCATTO A ZHOU ENLAI ENTRATO NELLA STORIA. ERA IL 1973 E IL FOTOGIORNALISTA ERA IN CINA PER “EPOCA”: DOVEVA RITRARRE IL CAPO DEL GOVERNO ENLAI. L’ENTOURAGE GLI DISSE CHE AVEVA UN SOLO SCATTO A DISPOSIZIONE: LO IMMORTO' SEDUTO IN POLTRONA ALL’ORA DEL TÈ – QUALCHE TEMPO DOPO RICEVETTE UNA TELEFONATA E QUELL’IMMAGINE…
-Chiara Mariani per “Sette - Corriere della Sera”
Nel 1973 Giorgio Lotti è inviato in Cina da Epoca. Deve raccontare Pechino ma il suo desiderio è ritrarre colui che dal 1949 è a capo del governo. Un'impresa ardua ma non impossibile. Aggancia il suo entourage: avrà a disposizione un solo scatto.
Zhou Enlai è seduto sulla poltrona, è l'ora del suo tè. Un segretario entra, lui si volta. Clic. Qualche tempo dopo riceve una telefonata dall'Ambasciata cinese: il primo ministro in persona richiede quella fotografia.
La situazione rilassata e lo sguardo verso sinistra (che per i cinesi significa la capacità di percepire il futuro) convincono il leader che quello sarà il suo ritratto ufficiale. Sarà diffuso in migliaia di copie.
Giorgio Lotti, fotogiornalista da decenni, e che del suo mestiere ha vissuto i tempi più gloriosi, di fotografie memorabili ne ha scattate a decine. In queste pagine, un assaggio della sua professionalità e del suo talento.