UNO SHOTTINO PRIMA DEL VACCINO – IN ISRAELE HANNO STANATO GLI INCERTI DEL VACCINO DIRETTAMENTE NEI PUB - NEGLI USA HANNO OFFERTO SOLDI, BIRRA E PIZZA GRATIS MENTRE A MOSCA IL SINDACO HA ORGANIZZATO UNA LOTTERIA CON AUTOMOBILI IN PALIO. E IN ITALIA? TRA I 60 E I 69 ANNI IL 25% NON SI È IMMUNIZZATO NONOSTANTE IL TASSO DI MORTALITÀ - IL VERO PROBLEMA E' RAPPRESENTATO DA...
-M.Ev. per "il Messaggero"
Pizza, birra e vaccino anti Covid. In Israele, il Paese che per primo ha immunizzato la stragrande maggioranza dei suoi cittadini, quando si è trattato di convincere i giovani e gli indecisi, hanno cercato le nuove generazioni nei pub e nei ristoranti, ma anche nei teatri e nei grandi eventi. «I cittadini si sono fidati - racconta il dottor Arnon Shahar, responsabile della task force del piano vaccinale in Israele - perché hanno ascoltato i medici e perché hanno visto la differenza tra prima e dopo il vaccino».
Un incentivo importante a vaccinarsi è stato il green pass, che serviva per partecipare ad eventi o ad esempio per entrare in un ristorante: ha funzionato talmente bene tra i giovani che qualche settimana fa è stato abolito, visto che ormai la percentuale dei vaccinati è sufficientemente alta. In altre parti del mondo per convincere i renitenti al vaccino sono state utilizzate le tecniche più disparate: a New York i vaccini venivano offerti gratuitamente alle fermate della metropolitana, a Milwaukee le iniezioni sono state garantite prima di una partita di basket dell' Nba; più in generale negli Stati Uniti per aumentare l' adesione alla campagna vaccinale sono state organizzate lotterie con premi importanti per chi accettava di immunizzarsi, mentre alcune città hanno previsto un riconoscimento in busta paga per i dipendenti pubblici dopo la seconda dose.
Ancora: premio di 25 euro deciso dal governo in Serbia per chi si è vaccinato, mentre a Mosca (dove la vaccinazione sta andando lentamente) il sindaco ha organizzato una lotteria con cinque automobili in palio tra chi si è immunizzato.
INDECISI E l' Italia? Come farà a convincere gli indecisi (si calcola circa 3 milioni) che magari non sono no vax, ma sono timorosi e disorientati anche alla luce dell' incertezza causata dalle notizia contrastanti su AstraZeneca?
Oggi il problema non è rappresentato dagli over 70, visto che le percentuali di adesione raggiunte sono ragguardevoli, sopra l' 85 per cento e addirittura sopra il 90 per gli over 80 (e bisogna tenere conto che una parte di loro, per condizioni di salute particolari, non può comunque vaccinarsi). Il problema è soprattutto tra gli incerti della fascia di età tra i 60 e i 69 anni, in cui manca all' appello il 25 per cento. Tra i sessantenni che si ammalano di Covid il tasso di letalità è significativo, al 2,8 per cento.
E con la diffusione della campagna vaccinale attuale, c' è il rischio che quel 25 per cento di sessantenni abbia ormai deciso di non vaccinarsi. In parallelo, non sarà semplice convincere i più giovani a immunizzarsi per limitare la circolazione del virus. Secondo l' assessore alla Salute dell' Emilia-Romagna, Raffaele Donini, che è il coordinatore delle Regioni per la sanità, «il vero nodo a un certo punto saranno le dosi a disposizione; se sotto i sessant' anni si può usare solo Pfizer e Moderna, rischiamo di trovarci in affanno con le fiale. Per Pfizer, che rappresenta la fonte di approvvigionamento principale, a luglio per ora si parla di un taglio del 30 per cento».
Per i sessantenni c' è inoltre l' effetto caos AstraZeneca che sta pesando: di fatto, con gli over 70 in gran parte protetti, sono loro i principali destinatari di quel vaccino. «L' unica strategia possibile - dice Donini, ma è la linea anche delle altre Regioni dopo la frenata sugli open day - è quella di raggiungere gli indecisi grazie all' operato dei medici di famiglia e dei farmacisti, che possono informare in modo capillare i cittadini».
Altri tipi di operazioni più popolari, come in altri Paesi, sono difficilmente applicabili visto che il numero di dosi di Pfizer non è infinito. Si sperava di convincere i giovani con l' effetto green pass: ti vaccini e sei libero di andare in vacanza. Ma al momento è tutto virtuale, se ne parlerà solo il primo luglio e molti paesi europei richiederanno comunque anche la seconda dose