SI STAVA MEGLIO CON LE DISCOTECHE CHIUSE - APPENA È SCATTATA LA RIAPERTURA, SONO RIPARTITE ANCHE LE NOTTI SELVAGGE, CON UNA 32ENNE IN FIN DI VITA A MILANO DOPO ESSERE STATA ACCOLTELLATA NELLA VIA DELLA MOVIDA DI CALCIATORI E VELINE, IN CORSO COMO - ERA COL MARITO ALLE 5 DEL MATTINO QUANDO UN GRUPPO DI AFRICANI HA PROVATO A RAPINARLI E NELLA RISSA LA DONNA È STATA FERITA ALL’ARTERIA FEMORALE: NON È ANCORA CHIARO PERÒ CHI ABBIA SFERRATO IL COLPO...
-Cesare Giuzzi per il “Corriere della Sera”
Due coltellate alla coscia. Una che recide l'arteria femorale e il sangue che in pochi secondi diventa una pozza sull'asfalto. La corsa in macchina del marito verso l'ospedale Niguarda. Il tentativo disperato di bloccare l'emorragia. È appesa a un filo la vita di una commessa 32enne di Segrate (Milano) rimasta gravemente ferita durante una rissa domenica notte fuori da un locale di corso Como, nel cuore della movida di calciatori e veline.
La donna è stata operata, i medici del Niguarda sono riusciti a ridurre la lesione ma le sue condizioni restano molto serie. Ora è caccia ad un gruppo di stranieri, sembra di origine africana, che avrebbero avvicinato la vittima, il marito e alcuni amici per un tentativo di rapina. La reazione dell'uomo avrebbe poi innescato la rissa. Ferito anche un 21enne senegalese, colpito da una coltellata a una gamba, ma in modo superficiale.
Secondo i carabinieri farebbe parte del gruppo dei rapinatori e la sua posizione è al vaglio dei carabinieri. Così come quella di altri stranieri identificati dagli investigatori poco dopo la rissa. La soluzione quindi potrebbe essere vicina.
Ancora tutta da chiarire però la dinamica perché sembra che entrambi i feriti siano stati colpiti con lo stesso coltello. Non è escluso che la 32enne possa essere rimasta ferita nelle fasi confuse della rissa per «mano amica».
Un episodio che però riaccende le polemiche per le notti selvagge di Milano. Un fenomeno che dopo il lockdown è tornato a preoccupare, in corso Como, come a Porta Venezia e ai Navigli. Tutto è avvenuto alle 5.20 in via Alessio di Tocqueville, traversa di corso Como. La vittima, il marito e alcuni amici hanno trascorso la serata alla discoteca Hollywood.
Poi, alle 5 di mattina, orario di chiusura, il gruppetto s'è spostato nella strada vicina per cercare di entrare nello storico locale «Tocqueville 13». Anche qui però musica spenta e sala in chiusura. Così mentre marito e moglie si trovavano in strada, di fronte a un parking, sarebbero stati avvicinati da alcuni stranieri che avrebbero cercato di rapinarli.
La dinamica è poco chiara. Anche perché il marito della 32enne, con qualche precedente alle spalle, ha dato una descrizione confusa ai carabinieri pare per colpa dell'alcol: «Ci hanno aggredito, ho reagito».
Il suo racconto è al vaglio degli inquirenti del Nucleo investigativo e della compagnia Duomo che stanno analizzando le immagini delle telecamere dei locali della zona e hanno interrogato alcuni amici, anche loro però annebbiati dai numerosi cocktail.
La donna, commessa in uno store di prodotti per la cura del corpo, è stata colpita con due coltellate in seguito alla reazione del marito e dei rapinatori.
Gli aggressori farebbero parte di un gruppo di africani che gravita nella zona. Piccoli spacciatori che vendono «palline» di cocaina scadente fuori dai locali. Ma che spesso a fine nottata arrotondano gli scarsi guadagni con rapine di cellulari e borsette. E più volte finiti nel mirino di polizia e carabinieri.
La vittima è ricoverata in rianimazione, ieri mattina è stata operata dai medici e le sue condizioni sono «stabili» ma sempre molto gravi. Ha perso moltissimo sangue. Ci sono anche timori per possibili danni cerebrali.