SI È SUICIDATO NELLA SUA CASA DI FORLIMPOPOLI, ROBERTO ZACCARIA, IL 64ENNE CHE SI ERA FINTO “IRENE” SU UNA CHAT: L’UOMO PER UN ANNO AVEVA CHATTATO CON DANIELE, IL 24ENNE FORLIVESE CHE, UNA VOLTA SCOPERTA LA TRUFFA, SI È TOLTO LA VITA IMPICCANDOSI – L’UOMO ERA FINITO AL CENTRO DEL SERVIZIO DELLE “IENE” ANDATO IN ONDA MARTEDÌ: NONOSTANTE AVESSE IL VOLTO OSCURATO, IN MOLTI LO AVEVANO RICONOSCIUTO E…
-Marco Bilancioni per www.ilrestodelcarlino.it
È stato trovato morto, nella sua casa di Forlimpopoli, Roberto Zaccaria, il 64enne che era finito al centro di un servizio delle 'Iene' andato in onda nella serata di martedì 1 novembre. Gli è stato fatale, stando ai primi riscontri, un mix di farmaci: li avrebbe ingeriti nella notte. Quando la madre l'ha trovato a terra, in casa, di prima mattina, era già morto da qualche ora.
Non ci sarebbero dubbi sul fatto che si tratti di un suicidio. La salma, comunque, è a disposizione dell'autorità giudiziaria per un'eventuale autopsia. Sono passati circa 4 giorni dall'inizio del caso. Il volto di Zaccaria, benché oscurato, era stato riconosciuto da tanti: un inviato della trasmissione di Italia Uno gli aveva chiesto conto, in pieno centro del paese, del fatto che si fosse fatto chiamare Irene, dando vita a una relazione a distanza, online, con il 24enne forlivese Daniele. A fine settembre 2021, Daniele si era tolto la vita per quell'amore impossibile. Oggi, a distanza di 13 mesi circa da quella prima tragedia, anche il 64enne è stato trovato morto. Non è chiaro se abbia accompagnato il suo gesto con una lettera o un ultimo messaggio.
A lanciare l'allarme, alle 7 di domenica mattina, è stata l'anziana madre, dopo aver vanamente provato a rianimarlo. A chiamare il 118, allertato dalla donna, è stato un vicino. Nell'abitazione di via De Gasperi, a pochi metri dalla basilica di San Ruffillo, sono giunti i carabinieri di Forlimpopoli coadiuvati dai colleghi di Meldola del nucleo operativo-radiomobile e il pm Brunelli. Dopo le 10 è arrivata, dall'Umbria, anche una sorella di Zaccaria.
A Forlimpopoli tantissimi avevano individuato l'identità dell'uomo che si era finto 'Irene' (non solo: anche un presunto fratello e un'amica del cuore della stessa Irene). Accusato inizialmente di morte in conseguenza di altro reato, la procura aveva chiesto l'archiviazione (sulla quale avrebbe dovuto decidere un giudice del Tribunale di Forlì): al 64enne era rimasto un decreto penale di condanna per sostituzione di persona (l'uomo non si era appellato) che comporta una sanzione di 852 euro. Il padre di Daniele aveva chiesto giustizia e si era rivolto pubblicamente addirittura alla premier Giorgia Meloni chiedendo leggi più severe per chi commette reati online. Una vicenda che sembra chiudersi, ora, con una seconda morte.