SOTTO L'OSPEDALE DI AL-SHIFA, A GAZA, C'ERA VERAMENTE UN CENTRO DI COMANDO DI HAMAS? - IL "CORRIERE DELLA SERA": "PER GLI OSSERVATORI E MEDIA INTERNAZIONALI MANCA LA PROVA CONCRETA CHE INCHIODI GLI ACCUSATI" - COSA HA TROVATO L'ESERCITO ISRAELIANO DURANTE I CONTROLLI A TAPPETO TRA PAZIENTI E MEDICI: ALCUNI FUCILI DA GUERRA, CARICATORI, QUALCHE DIVISA, EQUIPAGGIAMENTO MILITARE E I CADAVERI DI DUE OSTAGGI - MA L'INTELLIGENCE AMERICANA NON PRENDE UNA POSIZIONE CHIARA
-Estratto dell’articolo di Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”
Una guerra senza limiti con migliaia di morti. Gallerie e scontri in aree urbane. In mezzo la sfida della propaganda. L’ultima battaglia, lungo queste tre dimensioni, riguarda l’ospedale Al Shifa, nel cuore di Gaza. L’accusa Israele — da anni — ha affermato che Hamas aveva creato sotto il complesso uno snodo di comando collegato con cunicoli ad altre postazioni.
Accusa parzialmente condivisa, in termini vaghi, dall’intelligence americana. Il movimento palestinese, spalleggiato dai suoi sponsor politici, ha sempre negato. L’esercito l’ha rilanciato con l’inizio dell’offensiva e ha fatto del centro un obiettivo primario. Lo ha circondato e poi ha iniziato la perquisizione tra medici e pazienti in preda al panico.
[…] Una volta assunto il controllo di una parte del sito i soldati hanno diffuso video del materiale che — secondo la loro versione — è stato sequestrato durante i controlli. Diversi fucili Kalashnikov, caricatori, qualche divisa, parti di equipaggiamento. Nelle vicinanze l’ingresso di un tunnel perpendicolare. All’esterno, poco distante, i cadaveri di due ostaggi, compreso quello di Yehudit Weiss, 65 anni, residente di un kibbutz, malata di cancro, rapita dai terroristi.
Per le fonti ufficiali si tratta di indicazioni che confermano la loro tesi. Scettica o cauta, a seconda delle opinioni, la reazione degli osservatori e dei media internazionali: manca la prova concreta che inchiodi gli accusati.
I portavoce hanno giustificato:
1) L’inchiesta è solo all’inizio, verificare ogni singolo ambiente richiede molto tempo.
2) Bisogna scoprire dove porta il passaggio che è stato scoperto, serve procedere con prudenza per il timore di trappole esplosive mentre attorno c’è un quadro bellico complesso. La richiesta di dare maggiore spazio all’inchiesta è condivisa da alcuni esperti che, al tempo stesso, mostrano pessimismo sulla possibilità di arrivare a breve a una risposta precisa. […]