GLI SPIONI SI SPIAVANO TRA LORO – L’HACKER SAMUELE CALAMUCCI AVEVA DUE PROFILI WHATSAPP, CHE GLI SERVIVANO PER CREARE CHAT FALSE DA INVIARE AI CLIENTI, MA ANCHE AI “COLLEGHI” DELLA EQUALIZE. DI UN SMS FABBRICATO È FINITO VITTIMA PERSINO ENRICO PAZZALI, A CUI VIENE RECAPITATO IL MESSAGGIO: “DOMANI ARRIVA AVVISO GARANZIA” – CALAMUCCI SE LA RIDE: “AVRÀ PERSO 3 CHILI, VOMITATO TUTTA NOTTE, È ANDATO IN GDF... ADESSO NON DORME TUTTO IL GIORNO…”
-Estratto dell’articolo di Luigi Ferrarella per il “Corriere della Sera”
Specchio più specchio, chissà che riflesso abbaglia. Non per caso si era fatto due profili WhatsApp Samuele Calamucci, l’hacker della Equalize srl che nelle intercettazioni, più di altri nell’agenzia investigativa del presidente di Fondazione Fiera Milano Enrico Pazzali, accreditava ad esempio la controversa possibilità a fine 2022 di «bucare» la banca dati del Viminale, grazie a un virus inoculato da remoto con l’asserito aiuto di manutentori del sistema e «smanettoni» di un campus universitario inglese.
Quei due profili WhatsApp gli servono come «escamotage per poter poi utilizzare gli screenshot (da lui stesso eseguiti) di chat ricreate, dove lui gioca la parte di entrambi gli interlocutori» per «trasmettere queste chat artatamente create ad altri soggetti coi quali ha necessità di millantare o simulare rapporti da lui tenuti, e dare così l’impressione che i fotogrammi si riferiscano a proprie conversazioni con terze ulteriori persone; o per far dire da terzi, con cui ha rapporti, cose che non gli hanno detto o non gli hanno scritto» in realtà.
Ma il punto è che lo fa non solo con estranei da turlupinare a fini commerciali, ma anche con stretti collaboratori dentro l’agenzia. Perché? Neanche i carabinieri di Varese hanno una risposta: «Quello praticato da Calamucci è un gioco degli specchi abilmente condotto, dove tutto è il contrario di tutto, e gli elementi di verità a volte si confondono con millanterie o con falsità di comodo, funzionali alle attività commerciali e di promozione del gruppo».
Di un sms fabbricato è vittima persino Pazzali nell’inverno 2023. Il n.1 di Fondazione Fiera racconta all’ex superpoliziotto Carmine Gallo amministratore di Equalize srl di essere angosciato perché ha saputo da Fiorenzo Tagliabue (imprenditore della comunicazione politica anche per Formigoni, Pisapia e Sala), che l’ex manager Trenord, Giuseppe Biesuz, condannato in passato per bancarotta e da Pazzali già dossierato, starebbe dicendo in giro che Pazzali sia coinvolto in un’indagine vagamente di ’ndrangheta: notizia simile peraltro a quella che, sotto forma di domande di verifica il giorno di Santo Stefano, gli recapita un giornalista de La Verità . Mentre Calamucci per paura di essere intercettato passa a telefoni austriaci, Pazzali il 14 gennaio 2024 riceve sul telefonino un sms che lo sconvolge: «Domani arriva avviso garanzia».
Gallo fa cercare il mittente, ma risulta uno straniero inesistente. Ora invece lo svelano proprio le intercettazioni sugli uomini di Equalize, che quel 14 gennaio «ascoltarono» come fosse stato Angelo Abbadessa (oggi tra gli indagati) a fabbricare l’sms a Pazzali su disposizione del collega Giulio Cornelli (oggi tra gli arrestati) con la regia di Calamucci, che l’indomani rideva: «Avrà perso 3 chili ieri (Pazzali, ndr ), vomitato tutta notte, è andato in GdF... Adesso non dorme tutto il giorno perché gli ho scritto che oggi gli arriva l’avviso di garanzia».
Solo per scherzo? Arduo crederlo, ragionano i carabinieri, visto che «la cosa non fu rivelata» da Calamucci-Abbadessa-Cornelli «nemmeno a Gallo», loro capo: «Segno che l’intenzione era destabilizzare Pazzali». […]