SPIONI E SPIATI – NUOVA TEGOLA PER MARK ZUCKERBERG: INSTAGRAM È STATA CITATA IN GIUDIZIO DA UNA DONNA CALIFORNIANA CHE DENUNCIA UNA PRESUNTA ATTIVITÀ DI SPIONAGGIO SUGLI UTENTI ATTRAVERSO L’USO NON AUTORIZZATO DELLE FOTOCAMERE DEI TELEFONI CELLULARI – IN PASSATO FACEBOOK AVEVA RESPINTO LE ACCUSE PARLANDO DI UN BUG, MA…
-Flavia Provenzani per "www.money.it"
Un’altra accusa mossa contro il social network Facebook: la citazione in giudizio riguarda una presunta attività di spionaggio sugli utenti di Instagram, questa volta attraverso l’uso non autorizzato delle fotocamere dei telefoni cellulari.
La causa intentata fa riferimento a quanto riportato dai media lo scorso luglio, secondo i quali l’app famosa per le sue Stories e la condivisione di foto accederebbe alle fotocamere degli iPhone anche quando queste non vengono utilizzate.
Utenti Instagram spiati da Facebook con la fotocamera
Al tempo Facebook aveva respinto tale accusa, giustificando quanto accaduto con la presenza di bug, che si era detto pronto a correggere. Le notifiche inviate, che avvisavano che Instagram stava accedendo alla fotocamera degli iPhone, erano fittizie, secondo la società di Mark Zuckerberg.
Nella serata di giovedì è stata presentata ufficialmente una citazione al tribunale federale di San Francisco da parte dell’utente Instagram del Brittany Conditi, che sostiene che l’uso della fotocamera da parte dell’app è intenzionale e che ciò viene fatto allo scopo di raccogliere «dati redditizi e preziosi sui propri utenti a cui altrimenti non avrebbe accesso».
Facebook raccoglie dati privati e intimi degli utenti?
Secondo il reclamo presentato, «raccogliendo dati personali estremamente privati e intimi sui propri utenti, anche nella privacy delle proprie case», Instagram e Facebook sono in grado di raccogliere «informazioni preziose e ricerche di mercato».
Facebook, come riportato da Bloomberg, al momento si è rifiutato di commentare la questione.
Attraverso una causa intentata il mese scorso, Facebook è stato accusato di utilizzare la tecnologia del riconoscimento facciale per raccogliere illegalmente i dati biometrici di oltre 100 milioni di utenti Instagram. La società ha negato tale accusa, affermando che Instagram non utilizza tale tecnologia.