STAI A VEDERE CHE L’UNICA A PAGARE SARÀ LA SEGRETARIA DI DAVIGO - FRANCESCO GRECO E PAOLO STORARI SONO GIÀ STATI ASSOLTI PER LA VICENDA DELLA DIVULGAZIONE DEI VERBALI DI PIERO AMARA SULLA LOGGIA UNGHERIA. PRESTO TOCCHERÀ ANCHE A LAURA PEDIO, MENTRE DAVIGO RESTA “SUB JUDICE”, ANCHE IL SUO PROCESSO PARE DESTINATO A FINIRE IN UNA BOLLA DI SAPONE. MORALE DELLA FAVA: L’UNICA A RISCHIARE IL CARCERE È MARCELLA CONTRAFATTO

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MARCELLA CONTRAFATTO

Paolo Ferrari per “Libero quotidiano”

 

Stai a vedere che nell'indagine sulla loggia Ungheria, la P2 del terzo millennio, a pagare sarà solo Marcella Contrafatto, l'ex segretaria di Piercamillo Davigo quando era al Consiglio superiore della magistratura? Visti i precedenti, non ci sarebbe da stupirsi granché.

 

I magistrati che hanno maneggiato i verbali esplosivi delle dichiarazioni dell'avvocato Piero Amara, che aveva rivelato l'esistenza di questa nuova massoneria, nelle scorse settimane sono stati infatti archiviati o sono in via di archiviazione. Il primo ad essere archiviato era stato il procuratore di Milano Francesco Greco. Subito dopo la stessa sorte era toccata al pm Paolo Storari.

 

piercamillo davigo

E a breve, la Procura ha già dato parere positivo, sarà il turno di Laura Pedio, la vice di Greco. Resta "sub judice" Davigo, il cui processo per rivelazione del segreto proprio per la diffusione di questi verbali inizierà il mese prossimo, ma pare già destinato a finire in una bolla di sapone per via di una interpretazione di una circolare sui poteri del Csm.

 

A rischiare il carcere è, dunque, solo la sua segretaria, che ha ricevuto la richiesta di rinvio a giudizio. La storia della loggia Ungheria inizia alla fine del 2019, quando Storari finisce di interrogare Amara. Quest' ultimo, sentito nell'ambito delle indagini milanesi sull'Eni, aveva svelato i nomi degli appartenenti a tale loggia segreta, composta da magistrati, professionisti, imprenditori, alti esponenti delle forze dell'ordine, e che aveva lo scopo di pilotare i processi e condizionare le nomine dei magistrati e dei vertici dello Stato.

 

laura pedio 1

Storari, verosimilmente scosso, aveva voluto fare accertamenti, procedendo con le iscrizioni sul registro degli indagati per violazione della legge Anselmi sulle associazione segrete, al fine di verificare la fondatezza di quanto dichiarato da Amara. I suoi capi, Greco e Pedio, erano stati invece di diverso avviso. Amara aveva fatto circa una quarantina di nomi di appartenenti alla Loggia, fra cui quelli di due consiglieri del Csm, Marco Mancinetti e Sebastiano Ardita.

francesco greco e piercamillo davigo

 

Vista l'inerzia dei vertici della Procura di Milano ad indagarli, Storari aveva allora deciso qualche mese dopo di consegnare i verbali di Amara a Davigo, all'epoca componente del Csm, affinché fosse a conoscenza di quello che stava accadendo. Davigo, ricevuti i verbali, rivelò il loro contenuto a diversi colleghi ed anche al presidente della Commissione antimafia Nicola Morra (M5s).

 

PIERO AMARA

I verbali di Amara finirono pure nelle mani di due giornalisti del Fatto e di Repubblica che non vollero però pubblicarli per "non compromettere" l'indagine sulla loggia. Anzi, denunciarono quanto accaduto. La "postina", come si accertò, era stata proprio Marcella Contraffatto, la segretaria di Davigo che, secondo l'accusa, aveva effettuato l'inoltro dei verbali qualche giorno dopo che l'ex pm di Mani pulite era andato in pensione, lasciando le carte nella scrivania dell'ufficio al Csm.

 

marcella contrafatto non e l'arena 3

Contraffatto è anche indagata per calunnia visto che, nell'inviare iverbali all'ex pm antimafia Nino Di Matteo, aveva scritto «verbale ben tenuto nascosto dal procuratore Greco», accusandolo quindi di condotte omissive nelle indagini su Ungheria, di fatto inesistenti vista l'archiviazione del procedimento a suo carico.

 

nino di matteo a piazzapulita attacca davigo

Il Csm, appreso dell'indagine nei confronti della segretaria di Davigo, l'aveva sospesa dal servizio, avviando le procedure per il suo licenziamento. L'ex segretaria di Davigo, si era poi scoperto, aveva fatto assumere al Csm anche la figlia Ludovica, poi assegnata alla segreteria del giudice Giuseppe Marra, appartenente al gruppo di Autonomia&Indipendenza, la corrente fondata da Davigo. Anche il marito della Contraffatto è un magistrato: Fabio Massimo Gallo, ex presidente di Sezione lavoro della Corte d'Appello di Roma, altro esponente di punta di A&I.

 

sebastiano ardita al csm con di matteo e davigo

Le indagini sono state condotte dalla pm romana Rosalia Affinito, moglie del colonnello dei carabinieri Maurizio Graziano, finito anch' egli nelle chat di Luca Palamara. Sarà interessante adesso capire che cosa abbia spinto una segretaria del Csm ad inviare in giro per l'Italia i verbali di Amara sulla loggia Ungheria. E se abbia fatto tutto da sola.

luca palamara
marcella contrafatto non e l'arena
GLI APPUNTI DI MARCELLA CONTRAFATTO
piercamillo davigo 1
piercamillo davigo 3
marcella contrafatto non e l'arena 2