LA STASI A CACCIA DI JAMES BOND - I SERVIZI SEGRETI DELLA GERMANIA DELL'EST SONO STATI A UN PASSO DALL'ARRESTARE ROGER MOORE DURANTE LE RIPRESE DEL FILM "OCTOPUSSY" - DURANTE LA SCENA AL CHECKPOINT CHARLIE, L'AUTO PROTAGONISTA AVREBBE OLTREPASSATO IL CONFINE DI 4-5 METRI, METTENDO IN ALLARME LE SPIE TEDESCHE...

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Dagotraduzione dal Daily Mail

 

Roger Moore e? James Bond

La Bild ha pubblicato ieri alcuni documenti top secret secondo cui Roger Moore avrebbe rischiato di essere arrestato dalla Stasi mentre girava il film di James Bond “Octupussy”.

 

In particolare i documenti fanno riferimento a una data precisa, il 10 agosto 1982. Allora la troupe stava girando a Berlino alcune scene del film, e avrebbe violato il confine del muro di circa «4-5 metri» durante le riprese al Checkpoint Charlie, il più famoso dei sette valichi di frontiera verso Berlino Est.  

 

Nella scena del film Roger Moore, nei panni di James Bond, si reca al Checkpoint Charlie per incontrare “M”, il capo dell’intelligence britannica, interpretato da Robert Brown. La scena è stata girata numerose volte, e la Mercedes ha fatto avanti e indietro dal confine della Germania est, senza accorgersi di aver superato il limite.

 

Roger Moore sul set del film a Berlino

Il rapporto degli ufficiali della Stasi riporta: «Quando ha svoltato, il veicolo ha violato il confine di stato quattro volte di circa 4-5 metri». Il «Rapporto sulle riprese di un film di "James Bond", nel piazzale occidentale del valico di frontiera Friedrich/Zimmerstrasse il 10 agosto 1982, tra le 7:30 e le 13:33» prosegue così: «12 veicoli sono comparsi nel piazzale occidentale del valico di frontiera... la maggior parte di loro ha parcheggiato nel parcheggio dietro la casa Zimmerstrasse 19a».

 

Roger Moore e Maud Adams in Octopussy

La Stasi era l'agenzia di polizia segreta ufficiale dell'ex Germania dell'Est, fondata nel 1950, abolita quando la Germania si è riunita nel 1990. Uno dei compiti principali della Stasi era spiare la popolazione, principalmente attraverso una vasta rete di cittadini trasformati in informatori, che spiavano e denunciavano colleghi, amici, vicini e persino familiari.