È STATA LA MANO DI NETFLIX – ESERCENTI SUL PIEDE DI GUERRA DOPO CHE SI SONO VISTI SFILARE IL FILM DI SORRENTINO DALLE SALE: LA PELLICOLA, VISTA COME UNA MANNA DAL CIELO PER RILANCIARE IL SETTORE, DOVEVA USCIRE IN 400 SALE, MA IL NUMERO È STATO RIDOTTO A 250. A ESSER ESCLUSE SONO LE SALE DI PROVINCIA, MA LUCKY RED, CHE DISTRIBUISCE LA PELLICOLA, SI DIFENDE: “NON ABBIAMO POTUTO SODDISFARE TUTTE LE RICHIESTE, MA…” - VIDEO
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Franco Montini per “la Repubblica”
È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, atteso come la manna per rilanciare le presenze in sala, in calo dall'inizio di novembre, sarebbe dovuto uscire con 400 copie ma, per volontà della produzione Netflix, improvvisamente il numero è stato ridotto a 250. Così molti esercenti, ai quali il lungometraggio era stato promesso, se lo sono visto sfilare.
A essere escluse sono le sale di provincia, che sopravvivono proprio grazie alla programmazione dei film-evento della stagione. Ma al danno economico si aggiunge in qualche modo la beffa, perché diversi esercenti avevano già organizzato una campagna promozionale con proiezione di trailer ed esposizione di manifesti per un titolo che ora non avranno. Inoltre, in qualche caso, le complicazioni aumentano poiché erano già stati venduti i biglietti per il debutto, previsto domani.
A nome della categoria del piccolo esercizio in un comunicato la Sala degli Artisti di Fermo denuncia che: «È evidente che per Netflix l'unico obiettivo sia aumentare i propri abbonati e l'uscita in sala è solo un dazio da pagare per accedere ai finanziamenti pubblici e per beneficiare del tax credit, o per evitare l'esclusione dei propri film dai festival e dalle candidature Oscar».
Qualcuno sospetta che la scelta di tagliare le copie nasca dal terrore delle dimensioni del successo che È stata la mano di Dio avrebbe ottenuto in sala dimostrando l'importanza di questo mercato. «In ogni caso - commenta Domenico Di Noia, presidente delle FICE, la Federazione dei cinema d'essai - è triste che, per tanti spettatori, un film italiano importante sia invisibile al cinema». Da parte di Lucky Red, che lo distribuisce, le accuse vengono respinte: «Semplicemente - afferma Andrea Occhipinti - di fronte all'esplosione dell'ultima settimana non abbiano potuto soddisfare tutte le richieste. Ma possiamo confermare che il film resterà a disposizione degli esercenti anche dopo l'approdo sulla piattaforma: chi vorrà vederlo in sala ne avrà la possibilità».