LO STATO ITALIANO APPESO A DUE PEZZI DI NERD – ANDREA STROPPA, IL BRACCIO DESTRO DI ELON MUSK IN ITALIA, MINIMIZZA L’INDAGINE PER CORRUZIONE NEI SUOI CONFRONTI, TWITTA UNA CITAZIONE DEL “SIGNORE DEGLI ANELLI” E SCRIVE “MAI MOLLARE”. E MUSK RISPONDE: “MAI” – L’INCAZZATURA PER LE RICOSTRUZIONI SUL DOCUMENTO PASSATOGLI DA UN CAPITANO DI FREGATA, CHE AVREBBE FAVORITO STARLINK PER LE ATTIVITÀ IN ITALIA: “IL PROGETTO ERA SEGRETO, MA ORMAI ERA SPUTTANATO. DOVEVAMO PROTEGGERE ITALIANI CHE OPERANO IN ZONE DIFFICILI”
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Never
— Elon Musk (@elonmusk) October 17, 2024
MUSK A STROPPA SU X, 'MAI MOLLARE'
(ANSA) - "Mai mollare". Così Elon Musk risponde ad un post pubblicato su X da Andrea Stroppa, braccio destro del tycoon americano in Italia indagato per concorso in corruzione in una indagine della Procura di Roma. Il trentenne informatico scrive "mai mollare (never give up) e pubblica una foto presa dal film Il Signore degli Anelli con la scritta "ci sono delle cose buone nel mondo, Frodo, e vale la pena combattere per queste".
IL DISCEPOLO DEL TYCOON: «DOVEVAMO PROTEGGERE I SOLDATI ITALIANI ALL’ESTERO»
Estratto dell’articolo di Antonella Baccaro per il “Corriere della Sera”
Poteva Andrea Stroppa, un ex hacker, nato nella «suburra» di Tor Pignattara e diventato, appena trentenne, il console in Italia di Elon Musk, l’uomo più potente del mondo, finire prima o poi in un’inchiesta di corruzione?
La vicenda di questi giorni, che lo vede indagato per aver ricevuto, da un ufficiale di Marina, informazioni su un appalto destinato alla società del miliardario, Starlink, sembra la trama già scritta di un film. E il giovane plenipotenziario ci ha messo del suo quando, sul social X di Musk (e dove sennò?), due giorni fa, scriveva: «Qualcuno, anche nei palazzi, sta provando a fermarci».
Chi vuole fermare Elon? A domanda, rivoltagli al telefono, Stroppa oppone un cortese «no comment», aggiungendo: «Non ho niente da dire. In questa storia mi ci hanno infilato per forza. Ora abbia pazienza, ma devo pure lavorare».
Per il resto, avendo già dichiarato, via X, la propria estraneità ai fatti, ora nega di conoscere chiunque in Sogei (la società il cui direttore generale, Paolino Iorio, è sotto inchiesta, ndr ). E soprattutto invita a leggere la precisazione fornita dalla Farnesina, martedì sera, circa la natura del documento (sequestratogli nella perquisizione domiciliare) che, a suo parere, basterebbe a scagionarlo.
Il ministero degli Affari Esteri si limita a ammettere che, da mesi, era in corso una valutazione sulla possibilità di utilizzare i sistemi di Starlink per le comunicazioni con installazioni della presidenza del Consiglio, degli Esteri e della Difesa in aree problematiche, soprattutto del Mediterraneo.
E che quel documento passato dal capitano di fregata a Stroppa, dopo una riunione dell’agosto scorso, non era «riservato» […]. Si tratterebbe invece di un documento interno: un elenco di ambasciate e consolati da collegare al sistema se fosse andato avanti il progetto. «Quello sì, “segreto” ma ormai sputtanato» si accalora Stroppa, rivendicando la delicatezza del compito di «proteggere italiani che operano in zone difficili», primi fra tutti i soldati.
[…] La storia tracciata dalla Procura racconta di un interesse personale del militare a ricevere benefici indiretti da Starlink e di «promesse» ricevute a riguardo. Ironia della sorte, in questa storia, chi più è bravo a spiare (e i sofisticati satelliti di Musk sono imbattibili) finisce per essere inguaiato da rudimentali intercettazioni. Ma il giovane Stroppa è certo di venirne fuori. Sempre su X ha già pubblicato un’illustrazione di Dante che, aggrappato a Virgilio, si lascia alle spalle la «selva oscura» dell’Inferno. In calce, l’ultimo verso del I canto: «Allor si mosse, e io li tenni dietro». Del resto, confessa: «Io credo nella giustizia divina». Ma è in quella terrena che ora farebbe bene a confidare.