LO STATO TUTELA I DIRITTI CRIMINALI, MA A QUELLI DEI CITTADINI CHI CI PENSA, "CICALONE"? - È TORNATA IN LIBERTÀ "LADY SCIPPO" (AL SECOLO ANA ZAHIROVIC), ROM CROATA CHE DEVE SCONTARE 30 ANNI DI GALERA PER I 149 FURTI DI CUI È ACCUSATA NELLA SUA LUNGA "CARRIERA" DA LADRA - I CARABINIERI L'AVEVANO PORTATA IN CARCERE POCHI GIORNI FA: OGGI È STATA LIBERATA A CAUSA DELL'ETA' DEL SUO DECIMO FIGLIO (TRE MESI), CHE USA COME SCUSA PER NON FINIRE DIETRO LE SBARRE...
-Estratto dell'articolo di Erica Dellapasqua per www.corriere.it
È già tornata libera Ana Zahirovic, la nomade croata di 31 anni «regina» di furti e borseggi - 149, pena complessiva 30 anni - che però è riuscita a sfuggire al carcere perché sempre incinta. Aveva l’obbligo di firma in caserma, certo, ma di fatto senza reclusione.
E alla fine è stata rilasciata anche questa volta: non c'è attualmente in corso una gravidanza ma il suo decimo e ultimo figlio, partorito a maggio, ha appunto solo tre mesi e così per lei sussiste la possibilità di rientrare a casa, nella sua roulotte posteggiata nel campo rom di Castel Romano, vicino a Roma. [...]
Zahirovic, in particolare, è stata ritenuta responsabile di 149 furti tra Milano, Roma e Brescia. Prima nel capoluogo lombardo, poi nella Capitale, dove ormai risiede stabilmente dal 2015, alloggiata nel campo nomadi di Castel Romano sulla Pontina. L’ultimo scippo dietro il Pantheon in centro a Roma, precisamente in via del Seminario: l'ennesimo turista derubato. E’ però intervenuta, a quel punto, anche la Procura.
I carabinieri della stazione di Tor de’ Cenci, ricevuto l’ordine di carcerazione da parte del tribunale di Roma, pochi giorni fa, prcisamente martedì 6 agosto, avevano arrestato la giovane. Complessivamente, avrebbe dovuto scontare in carcere una pena cumulativa di 30 anni.
Invece, oggi 12 agosto, ecco la notizia della scarcerazione, possibile vista l’età - tre mesi dicevamo - del suo decimo figlio. Ora i carabinieri attendono disposizioni da parte dell'autorità giudiziaria e, probabilmente, per la donna si tornerà all'obbligo di firma.