UNA STORIA CHE PUZZA DI BRUCIATO - A ROMA, VASILE ROSTAS, 58ENNE DI ORIGINI ROMENE È STATO CONDANNATO A UN ANNO E TRE MESI PER AVER INCENDIATO DUE VOLTE LA CASA DELLA EX E DEL SUO NUOVO COMPAGNO - L'UOMO ERA GIÀ STATO CONDANNATO PER MALTRATTAMENTI NEI CONFRONTI DELLA DONNA: UNA VOLTA SCONTATA LA PENA E SCOPERTO DELLA NUOVA RELAZIONE DELL'EX COMPAGNA, HA COMINCIATO A PERSEGUITARLA - PRIMA LE MINACCE TELEFONICHE, POI I BLITZ NELLE ABITAZIONI DELLA COPPIA, CON TANTO DI AGGRESSIONE E INFINE GLI INCENDI - IN TRIBUNALE ROSTAS SI È DIFESO: "LE BARACCHE LE HANNO BRUCIATE LORO. MI HANNO ATTIRATO LI' DENTRO E MI HANNO AGGREDITO. VOLEVANO AMMAZZARMI, MA..."
-Estratto dell'articolo di Giulio Pinco Caracciolo per “il Messaggero”
[…] Vasile Rostas, cittadino romeno di 58 anni, pluripregiudicato residente a Roma, è stato condannato a un anno e tre mesi per stalking nei confronti della sua ex compagna. […] Lei lo aveva già denunciato per maltrattamenti fisici e psicologici, l'uomo era stato condannato, ma dopo avere scontato la pena era tornato a cercarla e, quando si era reso conto che la donna aveva iniziato una relazione con un altro uomo, aveva cominciato a perseguitarla.
LA VICENDA
Avrebbe cominciato con le minacce telefoniche, degenerate nel febbraio del 2022, quando l'imputato, secondo l'accusa, aveva fatto irruzione nell'abitazione della donna - una baracca in un'area boschiva a Castel di Guido alla periferia di Roma - e, dopo aver sfondato la porta a calci, l'aveva trascinata fuori dicendole che l'avrebbe uccisa, cercando di portarla via. In quell'occasione la vittima era riuscita a fuggire dal suo aguzzino, chiedendo aiuto e rifugiandosi in un negozio nelle vicinanze. Rostas, accecato dalla rabbia, le avrebbe giurato vendetta e, poco dopo, avrebbe appiccato il fuoco alla baracca per poi dileguarsi. Così era partita una nuova denuncia, […]
Rostas non si era fermato e dopo aveva telefonato annunciando che li avrebbe uccisi entrambi. I due si erano trasferiti […] Ma l'imputato, trovata la nuova casa, si era presentato minacciandoli, era così nata una violenta lite tra l'imputato e il compagno della donna, che a causa di una bottigliata aveva riportato una contusione alla testa e diverse ecchimosi. Poi l'uomo avrebbe di nuovo dato alle fiamme la casa.
LA DIFESA
«Giuro su Dio che io non ho fatto queste cose. Le baracche le hanno bruciate loro. Io ho sbagliato in passato per aver picchiato la mia donna ma poi non l'ho più toccata. Ho già pagato per questo» ha detto l'imputato in aula, rispondendo alle domande del giudice. «Loro mi hanno attirato nella baracca e mi hanno aggredito, non sono stato io a iniziare - ha detto - Erano in tre e volevano ammazzarmi, ma sono riuscito a difendermi e a scappare. Loro bevevano parecchio e probabilmente hanno dato fuoco a tutto da soli». Una versione che non ha convinto del tutto la Corte anche se, nonostante le numerose denunce, le due vittime si sono rese irreperibili e non si sono mai presentate ai processi. […]