LO STRAZIO DOPO LA TRAGEDIA - IL 17ENNE CHE HA STERMINATO LA PROPRIA FAMIGLIA A PADERNO DUGNANO HA VISTO I NONNI NEL CARCERE MINORILE DI FIRENZE - LA "GRATITUDINE" DI RICCARDO PER "NON ESSERE STATO LASCIATO SOLO" - GLI PSICOLOGI DELLA PRIGIONE HANNO CHIESTO AI NONNI MATERNI DI EVITARE RIFERIMENTI A QUANTO ACCADUTO TRA IL 31 AGOSTO E IL PRIMO SETTEMBRE - QUELLA NOTTE IL GIOVANE HA ACCOLTELLATO LA MADRE, IL PAPA' E IL FRATELLINO DI 12 ANNI...
-Estratto da www.corriere.it
Un incontro «protetto» prima del trasferimento nel carcere minorile di Firenze. Il primo con i nonni dopo la strage di Paderno Dugnano. Minuti pieni di lacrime, con gli psicologi del carcere e la raccomandazione di evitare il più possibile riferimenti a quanto accaduto la notte tra il 31 agosto e il primo settembre, quando Riccardo C., 17 anni, ha ucciso a coltellate il padre Fabio, la mamma Daniela e il piccolo Lorenzo, il fratellino di 12 anni. Un incontro «toccante», con lunghi silenzi e la «gratitudine» di Riccardo per «non essere stato lasciato solo». [...]
Dopo la tragedia si erano «interrogati» a lungo sui motivi dietro la strage. Davanti agli inquirenti avevano ripercorso gli ultimi mesi di vita, le parole dette, i regali fatti a un nipote e non a un altro. Riccardo, intanto, sta affrontando il difficile percorso con gli psicologi. Il trasferimento a Firenze va anche in questa direzione perché la situazione al Beccaria è complessa e le carenze di personale non aiutano.
Tuttavia non è ancora riuscito a spiegare cosa ci sia dietro al «malessere» che lo ha portato a uccidere tutta la famiglia. Il suo legale, l’avvocato Amedeo Rizza, punta su una consulenza psichiatrica in vista di una successiva richiesta di perizia.