I TALEBANI STANNO RICATTANDO PUTIN? - SECONDO IL CANALE TELEGRAM DI CONTROINFORMAZIONE RUSSA, I TALEBANI STANNO CHIEDENDO SEMPRE PIU' SOLDI AL CREMLINO PER NON ATTACCARE IL TAGIKISTAN - GIA' IL MESE SCORSO AVEVANO OTTENUTO LA PROMESSA DI 3 MILIARDI DI DOLLARI DA "MAD VLAD", MA OGGI, CON I PROBLEMI DELLA RUSSIA IN UCRAINA, HANNO ALZATO LA POSTA: NE VOGLIONO ALTRI 2, IN CONTANTI E SUBITO...
-Dagonews
I problemi che deve affrontare Vladimir Putin non si fermano in Ucraina. Per lui si sta aprendo un nuovo fronte, almeno secondo quanto riporta il canale Telegram di controinformazione “General Svr”. Qualche settimana fa il canale aveva informato che Putin aveva raggiunto un accordo con i talebani: avrebbe pagato loro 3 miliardi di dollari per evitare un’invasione del Tagiskistan.
Ma, avverte nuovamente oggi il canale, «i talebani hanno percepito una debolezza nelle posizioni della leadership russa e hanno deciso di giocare sui nervi del Cremlino. I piani dei talebani di annettere territori appartenenti al Tagikistan preoccupano seriamente il Cremlino».
Il Tagikistan fa parte della CSTO, l’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva, un patto di mutua difesa simile alla Nato che comprende anche Armenia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Federazione Russa e dal quale l’Uzbekistan è uscito nel 2012 e potrebbe rientrarci proprio a causa della minaccia talebana.
Ma «l'invasione diretta dei talebani costringe la leadership russa ad aprire un secondo fronte in Tagikistan contro i talebani e, a causa della guerra in Ucraina, il Cremlino non ha abbastanza truppe e armi per aiutare il Tagikistan, e rifiutando il suo aiuto il Cremlino seppellisce di fatto il CSTO con le proprie mani.
Continua il canale: «Abbiamo parlato del fatto che la leadership russa ha concordato con i rappresentanti dell'organizzazione terroristica talebana che i talebani non avrebbero attaccato il Tagikistan. L'importo totale della transazione ammontava a tre miliardi di dollari USA. Una parte dell'importo dovrebbe essere liquidato in contanti entro un anno e una parte, circa il 40%, in beni ed energia».
«I negoziati volti a convincere i talebani ad abbandonare i piani per l'annessione di parte del territorio del Tagikistan sono stati attivamente condotti dalla leadership russa dall'inizio di marzo e sembrerebbe che siano stati raggiunti accordi. E, come piacevole bonus per i talebani, la leadership russa ha accettato di invitare i talebani al Forum economico internazionale SPIEF di San Pietroburgo».
Fin qui, sembra che vada tutto bene. «Ma i talebani hanno posto nuove condizioni e ora chiedono altri due miliardi di dollari, e li vogliono in denaro e al più presto, altrimenti gli accordi precedenti saranno considerati non validi».
Secondo il canale i negoziati si svolgeranno al massimo fino al 15 giugno, ed è fino a questa data che i talebani sono pronti a discutere i termini. «Sabato pomeriggio il presidente russo Vladimir Putin ha ricevuto un rapporto su questo problema. Il segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa Nikolai Patrushev è stato incaricato di affrontare questo problema con l'assistenza del ministero degli Esteri russo. Non c'è praticamente dubbio che la leadership russa soddisferà le nuove richieste dei loro "nuovi amici" dei talebani, ma l'appetito arriva con il cibo e non ci sono garanzie che i talebani non cambieranno idea di nuovo».