TANTO NON SI PENTE - MATTEO MESSINA DENARO HA RINUNCIATO ALLA VIDEOCONFERENZA COL PROCESSO DI CALTANISSETTA NON PERCHÉ STAVA FACENDO LA CHEMIO – LA TERAPIA È SLITTATA E IL BOSS VIENE MONITORATO 24 ORE AL GIORNO NELLA SUA CELLA DOVE PARE STIA A SUO AGIO: DORME TUTTA LA NOTTE E NON CONTESTA NULLA – I MEDICI HANNO STABILITO CHE PROSEGUIRÀ LE CURE IN CARCERE A L’AQUILA E…
-Estratto dell'articolo di Grazia Longo per "La Stampa"
La potenza di un'immagine: una sedia vuota. Ufficialmente il boss Matteo Messina Denaro, ieri mattina, ha disertato l'udienza in videocollegamento con il processo d'appello a Caltanissetta (dove è imputato come mandante delle stragi mafiose del 1992) perché impegnato nella prima seduta di chemioterapia, nel carcere dell'Aquila dov'è recluso al 41 bis.
Ma in realtà ha saltato anche la somministrazione dei farmaci chemioterapici.
Un doppio rifiuto dunque. In prigione era tutto pronto nella stanza per le cure, proprio di fronte alla sua cella in modo da limitare potenziali contatti con altri detenuti, ma all'ultimo momento l'ex latitante ha chiesto un rinvio, non convinto, pare dalla quantità delle dosi chemioterapiche che doveva ricevere.
«Preferirei essere visitato dal medico che mi curava a Palermo» ha chiesto e quindi la seduta, che avrebbe dovuto sostituire quella saltata lunedì mattina al momento dell'arresto, è stata sospesa. Ora spetta ai magistrati decidere se autorizzare la trasferta del medico siciliano.
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