E LA TAV? - UN EVENTUALE GOVERNO PD-5 STELLE NASCERÀ GIÀ DIVISO SULLA TORINO LIONE, CON IL PARTITO DEMOCRATICO CHE SPONSORIZZA L’OPERA E I GRILLINI DURI E PURI CHE INVECE POTREBBERO DI NUOVO ROMPERE LE PALLE PER BLOCCARLA - LA RAPPRESENTAZIONE PLASTICA DELLE DUE POSIZIONI È TORINO, CON LA SINDACA NO TAV E L’EX PRESIDENTE DELLA REGIONE CHIAMPARINO CHE SCENDEVA IN PIAZZA CON LE MADAMINE...

-

Condividi questo articolo


 

 

Giulia Ricci per www.corriere.it

 

tav lavori linea torino lione tav lavori linea torino lione MAPPA TAV EUROPA MAPPA TAV EUROPA

Corrono lungo le rotaie della Torino-Lione le trattative dell’alleanza giallorossa. E lì rischiano di incepparsi. Perché se da una parte il Pd non ha intenzione di tornare indietro sull’opera, dall’altra i duri e puri del Movimento 5 Stelle non vogliono più scendere a compromessi sulla madre di tutte le loro battaglie. D’altronde banco di prova di questa strana coalizione è stata proprio la città della Mole, dov’è nato il «Chiappendino», frutto del pacifico (e strategico) rapporto tra la sindaca Chiara Appendino e l’ex presidente della Regione Sergio Chiamparino.

piazza sì tav torino piazza sì tav torino

 

Perché se la comunione di intenti era facile da trovare sui più vasti argomenti, la guerra era fredda sull’alta velocità. Così mentre la prima cittadina dichiarava Torino una città No Tav con un atto in Consiglio comunale, Chiamparino scendeva in piazza insieme alle sette madamine.

 

sergio chiamparino chiara appendino 1 sergio chiamparino chiara appendino 1

Nel lontano ‘95 a Sant’Ambrogio

FOTOMONTAGGIO – LUIGI DI MAIO NICOLA ZINGARETTI FOTOMONTAGGIO – LUIGI DI MAIO NICOLA ZINGARETTI

Ed è proprio il compagno di manifestazioni di quest’ultime, l’ex sottosegretario Mino Giachino, che tenta di riportare l’ordine: «È bene che le forze politiche impegnate nella crisi sappiano che la Tav non può essere rimessa in discussione, solo per trovare un accordo relativo a qualche poltrona ministeriale».

 

luigi di maio nicola zingaretti luigi di maio nicola zingaretti

Un concetto ribadito dall’ex commissario di governo della Torino-Lione, Paolo Foietta, che si rivolge ad entrambe le forze politiche senza troppi peli sulla lingua: «Bloccare l’opera per il Pd sarebbe un suicidio, una totale follia. Nei suoi 15 mesi di vita questo governo non ha fatto nessun atto contro l’alta velocità, mentre c’è una legge approvata dallo Stato che approva un trattato internazionale e le gare stanno andando avanti. E così vedo alcuni 5 Stelle, come Frediani e Airola, che si arrampicano sui vetri e pensano che una minoranza in una trattativa possa smentire ciò che vogliono Parlamento, la maggioranza degli italiani e l’Unione Europa. Come sempre vanno dicendo che gli asini volano».

PAOLO FOIETTA PAOLO FOIETTA CHIARA APPENDINO E SERGIO CHIAMPARINO CHIARA APPENDINO E SERGIO CHIAMPARINO FORZA ITALIA E LA MANIFESTAZIONE SI TAV A TORINO FORZA ITALIA E LA MANIFESTAZIONE SI TAV A TORINO manifestazione sì tav torino manifestazione sì tav torino manifestazione sì tav torino manifestazione sì tav torino manifestazione sì tav torino manifestazione sì tav torino chiamparino appendino chiamparino appendino sergio chiamparino chiara appendino sergio chiamparino chiara appendino sergio chiamparino sergio chiamparino TAV TORINO LIONE TAV TORINO LIONE

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!