UNA TESORO SOTTO LA MONNEZZA - UNA NUOVA SOLUZIONE PER RIDURRE LA DIPENDENZA DALLA CINA PER L'IMPORTAZIONE DELLE TERRE RARE: RECUPERARE LE MATERIE PRIME CRITICHE DAI RIFIUTI DI APPARECCHIATRURE ELETTRICHE - L'ITALIA È RICCA DEI MINERALI FONDAMENTALI PER LA TRANSIZIONE DIGITALE ENERGETICA E DIGITALE, MA NON LE PUÒ SFRUTTARE: MANCANO COMPETENZE, RISORSE E RIAPRIRE LE MINIERI RICHIEDE TEMPI LUNGHI - SECONDO UNO STUDIO DI "IREN", BASTEREBBERO 1,2 MILIARDI DI INVESTIMENTI PER...
-Estratto dell'articolo di Rosaria Amato per "la Repubblica"
https://www.repubblica.it/economia/2024/11/05/news/terre_rare_rifiuti_studio_iren-423597786/
Il fabbisogno dell’industria italiana di materie prime critiche aumenterà del 340% entro il 2040. […] ma è una partenza in salita: i Paesi europei non producono terre rare, se non in minima parte. Una prima strada da battere, suggerisce uno studio di Iren, realizzato da The European House - Ambrosetti, è sicuramente quella di migliorare il riciclo e il recupero dei Raee, i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Riaprire le miniere infatti, […] richiede tempi lunghi, per via delle procedure e del necessario confronto con i residenti. Anche il Piano Mattei può aprire sbocchi interessanti, attraverso l’approvvigionamento nei Paesi africani, ma anche in questo caso non si tratta di soluzioni immediate. Mentre con 1,2 miliardi di investimenti, emerge dallo studio Iren-Thea, l’Italia in tempi brevi potrebbe ridurre di un terzo la dipendenza dall’estero, generando oltre 6 miliardi di valore aggiunto per la filiera entro il 2040.
E vale anche per la Ue, che investe per le materie prime critiche appena 2,7 miliardi rispetto ai 14,7 della Cina, che produce infatti il 56% di quelle che l’Europa importa. […]