TIRANA UNA BRUTTA ARIA PER GLI OPPOSITORI DI EDI RAMA – L’EX PRESIDENTE ALBANESE, ILIR META, ORA CAPO DEL PARTITO “LIBERTÀ”, È STATO ARRESTATO CON L'ACCUSA DI CORRUZIONE E RICICLAGGIO – L’OPPOSIZIONE ACCUSA: “SONO MANETTE A OROLOGERIA” – POCHI GIONI FA META AVEVA CRITICATO DURAMENTE L’ACCORDO ITALIA-ALBANIA PER IL TRASFERIMENTO DEI MIGRANTI NEI DUE CENTRI DI SHENGJJIN E DI GJADER – SI MOLTIPLICANO I GUAI GIUDIZIARI DEI “NEMICI” DEL PREMIER RAMA
-https://www.repubblica.it/politica/2024/10/22/news/ilir_meta_arrestato_albania_corruzione-423569711/
Estratto dell’articolo di Davide Carlucci per "la Repubblica"
Le modalità dell’arresto sono state plateali: gli agenti, alcuni mascherati altri in borghese, lo hanno fermato a mezzogiorno in una zona trafficata a pochi chilometri da Tirana. […] Così finisce in carcere, con l’accusa di corruzione e riciclaggio, Ilir Meta, ex primo ministro dell’Albania e capo di una nuova forza politica, il partito della Libertà, nato dalle ceneri del Movimento socialista per l’integrazione, da lui fondato nel 2004 dopo la fuoriuscita dal partito socialista.
Le accuse nei confronti di Meta, già coinvolto in uno scandalo tredici anni fa, sono gravi. Ma per l’opposizione al presidente Edi Rama è un arresto politico: «È stato un atto terroristico, un rapimento», protesta Tedi Blushi, segretario del partito.
Cinque giorni fa Meta aveva incitato alla rivolta, con toni xenofobi, contro l’accordo Italia-Albania per il trasferimento dei migranti nei due centri di Shengjjin e di Gjader.
«Tutta l’Albania deve protestare affinché il nostro non sia più un conglomerato di immigrati dove la lingua albanese non è più parlata». Il sospetto, nel Paese delle Aquile, è che l’esecutivo socialista stia infierendo con chi critica l’intesa con il governo Meloni, sempre più mal digerita dall’opinione pubblica nazionale.
Rama resta in silenzio: la linea che si è dato è di non commentare mai le sentenze della magistratura.
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Ma in uno scenario di corruzione ancora diffusa, fa riflettere l’offensiva che negli ultimi mesi ha riguardato molti oppositori. L’ultimo è stato, tre settimane fa, Ervin Salianji, deputato e numero due del partito democratico, condannato a un anno di carcere con l’accusa di aver pubblicato una falsa intercettazione che inguaiava il fratello dell’ex ministro dell’Interno Fatmir Xhafaj. Agron, coinvolto in un traffico di marijuana con l’Italia. […]
Lo stesso ex premier Sali Berisha è ai domiciliari: è accusato di aver favorito il genero privatizzando un campo sportivo realizzato su terreni di sua proprietà. Ciò non ha impedito al leader ottantenne di farsi sentire quando il tribunale di Roma non ha convalidato il trattenimento dei migranti. Attaccando ferocemente Rama: «È il campione del bluff in Europa».