TOPONOMA...STICAZZI! – LA CANCEL CULTURE DEI SINISTRATI BOLOGNESI SI ABBATE SULLA TOPONOMASTICA: IL COMUNE VUOLE TOGLIERE IL TERMINE “PATRIOTA” DALLE STRADE DEDICATE AGLI UOMINI E ALLE DONNE CHE FECERO LA RESISTENZA, LASCIANDO SOLO I TERMINI “PARTIGIANO” O “PARTIGIANA” – LA MOTIVAZIONE UFFICIALE È CHE C’ERA BISOGNO DI UNIFORMITÀ NELLE DESCRIZIONI, MA È CHIARA LA "RITORSIONE" CONTRO FRATELLI D’ITALIA, CHE TANTO AMA IL TERMINE...
-Estratto dell’articolo di Olivio Romanini per il “Corriere della Sera”
[…] il Comune di Bologna ha deciso di uniformare i sottotitoli dei toponimi cittadini dedicati agli uomini e alle donne che fecero la Resistenza lasciando solo i termini «partigiano» o «partigiana» e togliendo tutte le altre denominazioni a partire dal termine «patriota». La motivazione ufficiale è che c’era bisogno di uniformità ma è chiaro che dietro c’è il tentativo maldestro di eliminare una parola, patriota, che oggi è utilizzata, a volte strumentalizzata, dai militanti di Fratelli d’Italia. […]
Anche perché, per dirla con lo storico Luca Alessandrini, la parola ha radici profonde nella sinistra risorgimentale e magari sarebbe utile ricordare che la rivista dell’Anpi si chiama Patria indipendente. Ai tempi in cui governava il sindaco Guazzaloca circolava una battuta: «Quando non hai progetti da approvare in giunta, cambia i nomi alle vie, se ne discuterà per mesi». Non è questo il caso di Lepore, ma per diventare la città più progressista d’Italia non serve pasticciare con la storia.