LA TURCHIA TREMA DI NUOVO (E LA GENTE SCAPPA) – IERI CI SONO STATE ALTRE DUE FORTI SCOSSE, DI MAGNITUDO 6,4 E 5,8, NEL DISTRETTO DI DEFNE, PROPRIO MENTRE IL GOVERNO ANNUNCIAVA LA FINE DELLE OPERAZIONI DI RICERCA DEI DISPERSI DEL PRIMO SISMA – IL BILANCIO TURCO È DI 31.156 MORTI, A CUI VANNO AGGIUNTI QUELLI IN SIRIA – ERDOGAN CHIEDE AGLI AMERICANI DI TOGLIERE LE SANZIONI E DI DARGLI I CACCIA F16. E INTANTO PARTE IL CONTROESODO DEI PROFUGHI SIRIANI: MEGLIO VIVI IN UN PAESE IN GUERRA CHE MORTI SOTTO LE MACERIE DEL TERREMOTO…
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Estratto dell’articolo di Camille Eid per “Avvenire”
La Turchia trema ancora. Due forti scosse hanno seminato panico e provocato nuovi crolli. Almeno tre le vittime, 213 i feriti. Secondo l'agenzia per la gestione dei disastri e delle emergenze (Afad), l'epicentro della prima scossa di magnitudo 6,4 è stato localizzato nel distretto di Defne, mentre l'epicentro della seconda scossa di magnitudo 5,8 è stata registrato dopo pochi minuti nel distretto di Samandag.
L’ Agenzia turca per la gestione dei disastri e delle emergenze (Afad) ha intanto annunciato la fine delle operazioni di ricerca e soccorso in tutte le province del Paese ad eccezione di quella di Hatay.
Svanisce così la speranza di trovare altri sopravvissuti dopo due settimane. È intanto di 41.156 morti e 114.991 feriti l’ultimo bilancio turco del terremoto che ha colpito il sud del Paese lo scorso 6 febbraio.
A renderlo noto il capo della protezione civile, Yunus Sezer. Un bilancio cui vanno sommate gli almeno 6mila morti che il sisma che provocato nelle regioni settentrionali della Siria.
Ora si deve iniziare a pensare alla ricostruzione, per la quale servirà tutto l’aiuto internazionale possibile. Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha portato il sostegno di Washinton alla Turchia, annunciando nuovi 100 milioni di dollari di aiuti oltre ai 185 milioni già stanziati.
[…] Al termine dei colloqui bilaterali avuti ieri ad Ankara, il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu ha dichiarato di aspettarsi che gli Usa tolgano «il prima possibile» le sanzioni applicate unilateralmente al suo Paese. Cavusoglu ha anche dichiarato di aspettarsi che il governo americano sottoponga una formale richiesta al Congresso per la fornitura dei caccia F16 alla Turchia. Cavusoglu ha infine ribadito il disappunto del suo Paese per il sostegno che gli Usa garantiscono ai gruppi curdi nel nord di Siria e Iraq.
[…] Sul versante siriano si registra un contro esodo tra i profughi siriani presenti in Turchia. Secondo i dati diffusi da Ankara, nelle ultime due settimane 10.633 siriani hanno attraversato i valichi di frontiera in uscita verso la Siria. Il governo turco ha concesso ai profughi registrati di poter tornare entro un mese ma di fatto, affermano i media siriani, molti di loro non intendono farlo. La maggior parte di loro si sono aggiunti agli oltre 4 milioni di siriani che da anni sopravvivono in condizioni umanitarie difficili nelle zone controllate dall’opposizione o di fatto sotto influenza turca.