UN TURISTA MACEDONE È SOPRAVVISSUTO IN MEZZO AL MARE PER 18 ORE RESTANDO AGGRAPPATO A UN PALLONE: IL 30ENNE IVAN ERA IN VACANZA NELLA PENISOLA DI KASSANDRA, IN GRECIA. SABATO 9 LUGLIO ERA STATO TRASCINATO AL LARGO DALLE ONDE. IMPROVVISAMENTE, QUANDO SI STAVA RASSEGNANDO AL PEGGIO, GLI È CAPITATO TRA LE MANI UN PALLONE DA BEACH SOCCER SEMI SGONFIO. IL GIORNO DOPO UN ELICOTTERO DELL’AERONAUTICA GRECA LO HA AVVISTATO E…

-


Alessandro Vinci per www.corriere.it

 

ivan il turista sopravvissuto in mare aggrappandosi a un pallone

Il naufrago e il pallone. Un binomio reso celebre dalla storia di Chuck Noland (Tom Hanks) e del «signor Wilson» in Cast Away . Ma poiché spesso la realtà finisce per superare la fantasia, una storia che ha ancor più dell'incredibile si è verificata nei giorni scorsi al largo della penisola di Kassandra, in Grecia, dove un turista macedone è sopravvissuto in mezzo al mare per ben 18 ore restando aggrappato proprio a un pallone da calcio trovato tra i flutti.

 

Salvagente speciale

Questa volta nessun incidente aereo all'origine dell'accaduto, bensì l'imprudenza di un bagno in condizioni di forte corrente sulla suggestiva spiaggia di Myti, a Possidi. È stato così che il protagonista della vicenda, un 30enne di nome Ivan, sabato 9 luglio è stato trascinato al largo dalle onde insieme all'amico Martin Jovanovski, ugualmente non più in grado di riguadagnare la riva.

il sindaco di kassandria anastasia chalkia, con il pallone che ha salvato il turista ivan

 

Subito allertata dai compagni di vacanza, la locale Guardia Costiera si è dunque messa sulle loro tracce. Vano ogni tentativo di individuare Jovanovski, per il quale si è ormai persa ogni speranza. Ivan invece è stato avvistato il giorno dopo, domenica 10, da un elicottero dell'aeronautica militare.

 

Era ancora vivo e, come accennato, stava tenendosi a galla grazie a uno speciale salvagente: un pallone da beach soccer rosso, giallo e blu capitatogli tra le mani quasi per miracolo, quando aveva ormai iniziato a rassegnarsi al peggio.

 

Buone condizioni di salute

il sindaco di kassandria anastasia chalkia, con il pallone che ha salvato il turista ivan

Sebbene semisgonfia, la sfera ha rappresentato per l'uomo una formidabile ancora di salvezza, consentendogli di risparmiare energie preziose in attesa del sospirato arrivo dei soccorsi. È stato lo stesso Ivan a raccontarlo ai medici e agli infermieri che si sono presi cura di lui al centro sanitario di Kassandra, dove è stato trovato in buone condizioni di salute.

 

«Sono stata tenuta al corrente dell'andamento delle operazioni di salvataggio e sono molto felice del lieto fine dell'avventura del giovane», ha scritto su Facebook la sindaca della città Anastasia Chalkia. A corredo, due fotografie: una con il superstite in barella, l'altra proprio con il pallone a cui quest'ultimo dovrà per sempre la vita.

 

Il tragitto del pallone

L’episodio, molto simile a quello occorso l'anno scorso al russo Vidam Perevertilov in mezzo al Pacifico, non manca infine di una curiosa appendice, in quanto è stato addirittura possibile risalire ai proprietari del pallone. Si tratta di Tryphon e Thanos, due fratellini di 11 e 6 anni la cui madre ha riconosciuto l'oggetto in televisione. I piccoli lo avevano smarrito in acqua il 30 giugno precedente sulla spiaggia di Evgatis, sull'Isola di Lemno. Nel giro di dieci giorni, perciò, aveva coperto alla deriva oltre 150 chilometri verso Ovest, fino a incrociare il suo percorso con quello di Ivan. Probabilità di un simile evento: bassissime. Proprio vero che lo sport salva la vita. Anche nei modi più inaspettati.

il tragitto di ivan il turista sopravvissuto in mare aggrappato a un pallone