TUTTE LE CRIPTO-INCULATE VENGONO AL PETTINE – ARRESTATO A VICENZA UN 20ENNE UCRAINO ACCUSATO DI ESTORSIONE NEI CONFRONTI DI UNA DONNA, ALLA QUALE AVEVA PROPOSTO DI INVESTIRE DENARO CON LA PROMESSA DI COSPICUI GUADAGNI ATTRAVERSO IL TRADING DI CRIPTOVALUTE – LA VITTIMA AVEVA RICEVUTO UN LINK A UN SITO FALSO (SIMILE AD UN ALTRO REALMENTE ESISTENTE), PER CONTROLLARE L’ANDAMENTO DEGLI INVESTIMENTI, MA QUANDO HA CHIESTO DI PRELEVARE IL DENARO VERSATO (CIRCA 100MILA EURO), IL FURBETTO HA…

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TRUFFA CRIPTOVALUTE

(ANSA) - Uno studente universitario di origine ucraina, di 20 anni, è stato arrestato dai Carabinieri della Polizia giudiziaria di Vicenza con l'accusa di concorso in tentata estorsione nei confronti di una donna alla quale aveva proposto di investire denaro con la promessa di cospicui guadagni attraverso la negoziazione di cripto-valute.

 

Sulla scorta delle indicazioni fornite dalla donna, gli investigatori hanno accertato che le era stato chiesto di aprire un conto corrente bancario a Malta, sul quale poi era stata invitata a eseguire numerosi bonifici; le erano state fornite credenziali di accesso a una piattaforma internet, del tutto simile ad un'altra realmente esistente, per seguire e controllare l'andamento degli investimenti effettuati, nella quale sembrava che maturassero rilevanti interessi con il trading di cripto-valute.

CRIPTOVALUTE

 

Quando la vittima, dopo alcuni mesi, ha chiesto di prelevare il denaro versato, oltre agli interessi, per un totale superiore ai 100.000 euro, i suoi interlocutori le riferivano, sempre via social, che avrebbe dovuto effettuare un altro bonifico. Nel frattempo però l'istituto di credito aveva revocato le credenziali di accesso alla piattaforma di home banking a causa dello scoperto che si era formato.

 

CRIPTOVALUTE

Allora è stata proposta una consegna in denaro contante a un "emissario". All'appuntamento, in una piazza di Vicenza, erano presenti anche i carabinieri che hanno preso e arrestato il ventenne che si era presentato, condotto alla casa circondariale in attesa del giudizio direttissimo. Al vaglio le informazioni e ulteriori indicazioni per identificare i complici del giovane.